UNa lui: “La partita si riduce a singoli momenti in cui il Benfica è stato più forte e più capace. A chi vedesse tre gol subiti in una partita come questa potrebbe sembrare che fossimo stati respinti, e non è stato affatto così. Nel primo tempo non abbiamo concesso praticamente nulla e nella ripresa non ci sono molte occasioni chiare per il Benfica da segnare. Nei momenti in cui era uno contro uno, come nella prima situazione… Dopo il pareggio, volevamo aumentare la pressione in un modo a cui non eravamo preparati. Poi un tiro cross conduce. la partita sul 2-1. Con due gol in due minuti riscuoti la scossa e così è stato”.
Farense dovrebbe mantenere la prestazione del primo tempo? “La Coppa del Portogallo è stata un extra per questa squadra, siamo arrivati qui per merito. Il nostro obiettivo è il campionato e dobbiamo imparare la lezione da qui. Anche contro squadre più forti, come è il caso del Benfica, se saremo organizzati saremo molto forti. No, è questo gioco che cambierà le cose. Ora è il momento di analizzare ciò che è stato fatto e correggerlo rapidamente perché vogliamo prendere punti da Moreira de Cónegos”.
Il posto di Farense in I Lega non dimostra il lavoro svolto: “Indica. Nei primi sei turni non siamo riusciti a segnare. Il nostro comitato tecnico è arrivato in quel momento ed eravamo in grande deficit. Eravamo sette o otto punti dietro all’AVS. È una ripresa… Non è qualcosa che può essere risolto in un giorno e non ho dubbi che lo risolveremo. È con questa organizzazione e con questo spirito che abbiamo. Ci concentreremo sul bene che abbiamo fatto.
São Luís con tanto supporto da parte dei tifosi: “Abbiamo bisogno del nostro stadio, su questo non ci sono dubbi. E’ uno stadio diverso. La gente non si rende conto delle dimensioni del club, che attira molte persone. Non c’è nessun operatore di miracoli. Tutti remano nella stessa direzione e abbiamo bisogno che lo stadio sia sempre dalla nostra parte, sia contro il Benfica che contro il Rio Ave”.
Belgio