La SNCF aumenterà alcuni prezzi a partire da mercoledì 8 gennaio. Altri abbonamenti, che non sono ancora interessati, saranno presto interessati da questo aumento.
Ce Martedì 7 gennaioIL SNCF annunciato in un comunicato stampa aumento dei prezzi dei biglietti ferroviari in modo da “finanziare i tuoi investimenti”che entrerà in vigore domani, Mercoledì 8 gennaio.
L’azienda aveva già effettuato aumenti di prezzo In 2023 (+ 5%) e 2024 (+2,6%). Quest’anno l’aumento sarà meno significativo, raggiungendo un massimo del 2%.
Leggi anche:
Una frode da quasi 700 milioni di euro all’anno: da mercoledì, per garantire il pagamento della multa, la SNCF e la RATP potranno verificare gli indirizzi dei trasgressori
La SNCF precisa che tale aumento non si applicherà allo stesso modo a tutti i tipi di offerte :
- IL “prezzi bassi”, rimarranno cioè invariate le tariffe più basse e quindi minori, per i TGV Inoui e Ouigo.
- IL “Prezzi massimi”cioè i prezzi dei biglietti classici, aumenteranno di “meno di un euro a biglietto”, secondo Alain Krakovitch, direttore del TGV-Intercités della SNCF Voyageurs, citato dall’AFP. Per alcune destinazioni i prezzi potrebbero salire fino a 7 euro.
- IL Interurbano registrerà un aumento dell’1,9%.
- Al momento non sono previste modifiche per quanto riguarda Carta vantaggio (49 euro), Carte di Max Young et Anziano (79 euro) così come il Carta della libertà (349 euro).
- L’offerta Junior & Cie verrà rivalutato, con una maggiorazione di 3 euro per i biglietti a seconda della destinazione e di 1 euro per il pacchetto.
Previsti altri aumenti
Anche se la compagnia ferroviaria avrebbe potuto lasciarlo lì, dal 1° aprile le rate mensili degli abbonamenti Max Actif e Max Actif+ aumenteranno di circa il 4%.
Dal 29 gennaio, anche i clienti dei pacchetti “Linee Alta Velocità Settimanali e Mensili”, ovvero l’Abbonamento Settimanale/Mensile TGV Inoui, vedranno il loro abbonamento aumentato del 10%.
La SNCF giustifica questo aumento spiegando che cerca di compensare l’aumento dei suoi costi, in particolare quelli legati all’energia, ai pedaggi e agli stipendi, che sono stati nuovamente aumentati.
Francia