la stilista Coco racconta la quotidianità “piena di vita” della redazione

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FRANCOIS NASCIMBENI/AFP La fumettista Coco di Charlie Hebdo rivendica il diritto alla libertà di espressione.

FRANCOIS NASCIMBENI/AFP

La fumettista Coco di Charlie Hebdo rivendica il diritto alla libertà di espressione.

CHARLIE HEBDO – « Tanti disegni, tanti colori”. In una commovente testimonianza resa a Ellelo stilista Coco torna all’attacco Charlie Hebdo avvenuto dieci anni fa. Oltre a parlare dello spirito del settimanale satirico e dell’importanza della libertà di espressione, parla anche del clima che ormai si respira in redazione. Quello dietro il “bunker”, il soprannome dato dalla squadra alla nuova sede.

Come spiega lei Ellela visione attuale di Charlie Hebdo agli occhi del grande pubblico si limita a questo «bunker» e al “protezione della polizia” di cui beneficiano i membri della redazione. Ma la realtà è ben diversa a seconda dello stilista.

“Dentro il bunker è un caos, c’è tantissima vita. Ci sono tanti disegni, tanti colori”confida nel video qui sotto. Un’immagine un po’ paradossale rispetto all’idea che possiamo farci. “Litigano come prima, ridono di nuovo. Tutto questo è stato ricostruito perché è il nostro spirito, è il nostro stato d’animo”continua. Per Coco questo modo di essere può nascere « [leur] combattività nel periodo successivo » che fa Charlie Hebdo, “Ci risiamo da 20 anni”.

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IL “diritto di disegnare liberamente”

Il 7 gennaio 2015 la sede del giornale satirico viene attaccata dai fratelli Kouachi. I due terroristi hanno provocato 12 morti, tra cui otto membri della redazione. Questa tragedia è stata seguita da un momento di commozione nazionale e da una protesta in difesa della libertà di espressione. Un concetto che Coco, dieci anni dopo il fatto, descrive ancora come “prezioso”.

“Dico sempre le cose come voglio dirle, con la massima libertà possibile. Se iniziamo a censurarci in questa professione, è la morte della professione”dice in questo video prima di continuare, “Non avrebbe senso continuare il giornale dopo l’attacco islamista se non fosse per affermare pienamente il nostro diritto ad attingere liberamente e su tutti i temi. »

Questo martedì 7 gennaio 2025 si sono svolte a Parigi tre commemorazioni per rendere omaggio alle vittime degli attentati. Da parte sua, Charlie Hebdo ha pubblicato un numero speciale di 32 pagine con una prima pagina molto simbolica. Su di esso possiamo vedere il disegno di un lettore sorridente seduto su un fucile d’assalto che legge lo stesso numero. Il tutto accompagnato da un grande “indistruttibile! » nel titolo.

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