Il Milan rimonta batte l’Inter 3-2 e conquista la Supercoppa Italiana –

Il Milan rimonta batte l’Inter 3-2 e conquista la Supercoppa Italiana –
Il Milan rimonta batte l’Inter 3-2 e conquista la Supercoppa Italiana – Calcio
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Il Milan batte l’Inter 3-2 e vince la Supercoppa Italiana. Il gol della vittoria di Abraham al 93′, che completa la rimonta rossonera, da 0-2 a 3-2.

Gol: al 46′ Lautaro Martinez; nel primo 2′ Taremi, 7′ T. Hernandez, 35′ Pulisic, 48′ Abraham.

Il Milan ribalta l’Inter, con Conceicao subito in Supercoppa

Un’impresa nel derby più folle che si possa immaginare regala a Sergio Conceicao una vittoria lampo: il Milan ribalta l’Inter e porta a casa da Riad una Supercoppa preziosa, non solo per il montepremi da 16 milioni.

Appena otto giorni fa, i rossoneri usciti dal pareggio con la Roma a San Siro sembravano una squadra allo sbando, tanto da portare la società alla clamorosa scelta di un repentino cambio di allenatore. L’Arabe Night ha per ora dato ragione alla decisione, anche perché le mosse che hanno portato Abraham in rimonta dallo 0-2 al 3-2 al 93′ sono tutte opera del nuovo allenatore rossonero, festeggiato alla fine dalla squadra e da Ibrahimovic, che rivendica la scelta. E dire che un’Inter poco brillante ma comunque padrona del campo aveva gettato le basi per ripetere il successo dello scorso anno.

Sembrano bastati tre minuti – il primo di recupero nel primo tempo, con Lautaro, e il secondo della ripresa con Taremi: 1-0 e 2-0 – per chiudere la questione. Invece, le sostituzioni di Conceicao e la convinzione dei rossoneri, unite agli sprechi sotto porta dell’attacco nerazzurro, hanno ribaltato completamente la serata. Al via, davanti ai 25mila spettatori dell’Al-Awwal, Simone Inzaghi ha dovuto rinunciare a Thuram, sostituito in attacco da Taremi, mentre Sergio Conceicao ha tenuto in panchina Leao non ancora del tutto recuperato.

L’avvio è il solito studio anche se le squadre si conoscono perfettamente, ma la partita si accende subito al 5′ con due errori difensivi, il primo sventato da Sommer su Morata, il secondo da Thiaw su Lautaro. All’11’ è l’Inter a prendere in mano il gioco, mentre Sergio Conceicao preferisce la ripartenza: Barella pesca Taremi in area da centrocampo, la posizione è buona ma il colpo di testa è impreciso. Così come il sinistro di Rejnders (14′), elegante nel liberarsi centralmente in area interista, a dimostrazione che il Milan non si lascia intimorire. Al 23′ la bella combinazione Taremi-Dimarco sulla sinistra libera l’esterno con un sinistro, Maignan alza sopra la traversa. Sembra l’ultimo lampo del primo tempo, perché la partita si addormenta, complice anche l’uscita per infortunio di Calhanoglu, sostituito al 35′ da Asslani. Ma nel primo e unico minuto di recupero, una palla persa da Jimenez e il fallo laterale subito preso dall’Inter coglie di sorpresa la difesa rossonera: Taremi scambia con Lautaro, che dentro l’area ritrova il veleno dei suoi giorni migliori, dribbla e batte Maignan sul primo palo. Si va all’intervallo sull’1-0.

Al rientro, l’Inter fa il bis. Leao non è ancora entrato, bastano 2′ e Taremi, colto sulla linea di fuorigioco da de Vrij, si ferma a inseguire, si invola verso la porta e batte ancora Maignan sul primo palo. Sul 2-0 Sergio Conceicao decide di rischiare Leao (per un Jimenez non incisivo) e il portoghese fa subito effetto: serpentina e punizione presa dal limite, la posizione è centrale e Theo Hernandez la sfrutta con un rasoterra, sorprendendo Estate. Al 5′ della ripresa è 2-1, la partita si riapre. Il Milan ci crede, sfiora il pareggio con Thiaw pescato in area ma è al 16′ che arriva l’occasione clamorosa: Leao salta tutti dalla sinistra in area, si appoggia dietro dove Rejinders è pronto a deviare, ma Bastoni respinge in rete una rete vuota con la faccia. Altri tre minuti e Sommer salva sul potente colpo di testa di Morata, servito da Pulisic. La partita è decisamente aperta, le distanze si allungano e gli spazi creano occasioni: come le due in sequenza di Taremi (22′) che non riesce a agganciare davanti a Maignan, e Lautaro, che calcia da dentro l’area, bloccato a terra di Maignan. Il portiere rossonero si salva per fortuna al 26′, quando il colpo di testa di Carlos Augusto, subentrato a Dimarco, colpisce il palo, la sua mano e poi la linea, entrando solo a metà campo. Scampato al pericolo, Sergio Conceicao ringrazia e gioca le sue ultime carte: Abraham per Rejinders, Loftus Cheek per Musah.

La scommessa è lasciare in campo Pulisic stremato, ma è una scommessa vincente: al 35′ Hernandez corre a sinistra e mette al centro, l’americano indovina il movimento con un passo indietro, aggancia e con il sinistro colpisce Sommer per il 2-2. Anche Inzaghi fa le sue mosse a sei minuti dalla fine del regolamento: Frattesi per Barella e Darmian per de Vrij. Cambi ancora incisivi, ma in questo caso Maignan salva sul doppio tentativo finale di Frattesi prima e Dumfries poi. Sembra finita, ma al 93′ Pulisic pesca Leao in area, il portoghese mette al centro dove Abraham viene dimenticato da tutta la difesa, per il più facile dei tap-in vincenti. Ed è una grande festa Milano.

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