Il Real Madrid si diverte in Coppa |

Il Real Madrid si diverte in Coppa |
Il Real Madrid si diverte in Coppa | Calcio
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Gli esordi del Real Madrid in Copa del Rey hanno spesso portato a procedure scomode che lo hanno portato sull’orlo del soffocamento in campi minati. Niente a che vedere con l’intervallo del Three Kings Day di Cartagonova, lo stadio in cui si è trasferita la modesta Deportiva Minera da El Llano del Beal, cittadina di 1.300 abitanti a 20 chilometri da Cartagena: erba migliore e soprattutto dieci volte più posti pieni per vedere il campione d’Europa per la prima volta in città in una partita ufficiale. La distanza dal rivale, appena arrivato alla Seconda RFEF, il quarto gradino, è enorme, e anche il Real Madrid si è presentato pronto a non lasciare spazio a dubbi: ha accelerato fin dall’inizio e ha portato Minera in vantaggio fino agli ottavi

0

Fran Martínez, Monty (Sandji Baradji, min. 45), José Mas, Juanmi Heredero (Diego Sheffield, min. 45), Fran Molina, Damián Petcoff, Omar Perdomo, Javi Vera (Raúl Sanchís, min. 76), Pipo (Domingo Pujante, min. 61), Cristhian Britos e Francis Ferrón (Sergio Cortado, min. 61)

5

Andrii Lunin, Diego Aguado, Fran García, Lorenzo Aguado (Lucas Vázquez, min. 62), Raúl, Federico Valverde (Dani Ceballos, min. 45), Eduardo Camavinga (Kylian Mbappé, min. 62), Luka Modric (Vinícius Júnior, min. 62), Brahim Díaz (Chema Andres, min. 62), Arda Güler y Endrick.

Obiettivi
0-1 minuto. 4: Federico Valverde. 0-2 minuti 12: Camavinga. 0-3 minuti 27: Arda Guler. 0-4 minuti 54: Modrico. 0-5 minuti. 87: Arda Guler

Arbitro Javier Alberola Rojas

cartellini gialli

Juan Miguel Heredero (min. 9)

La squadra guidata da Popy, agente della polizia locale di 37 anni, due anni più giovane di Modric, ha provato a uscire sicura, tocco dopo tocco da dietro, ma il Real li ha riportati con i piedi per terra con due attacchi di pressione che li hanno non volevo lasciarmi alle spalle. . Cominciò l’assedio e così anche l’elenco delle parate di Fran Martínez, portiere di 25 anni che un tempo aveva frequentato il settore giovanile del Valdebebas, dove coincise con Fran García, questa volta di fronte a lui da titolare sulla fascia sinistra. Ha raccolto cinque palloni dalla rete, ma ne ha impediti ancora di più con una notevole raccolta di 17 parate, molte delle quali in situazioni uno contro uno impegnative.

Il Real si è tolto subito quella piccola diffidenza che solitamente suscitano queste partite che sembrano così sbilanciate. Brahim mette una palla sul secondo palo e Valverde tira al volo. Ancelotti non riserva l’uruguaiano neanche in questi posti. Lo ha ritirato solo all’intervallo, già sullo 0-3.

La partita è stata un monologo in cui il Real Madrid si è divertito a esibire virtuosismi: roulette, tacchi, combinazioni abbaglianti alle quali La Minera, determinata a mantenere l’ordine, era sempre in ritardo. Con questo panorama anche Camavinga si è liberato dalla sua posizione strutturale e si è avventurato fino a sembrare un titolare della zona. Tanto che ha avuto tre occasioni chiare e ha finito per colpire di testa un difensore.

C’è stata festa sugli spalti, con un’onda che ha percorso il perimetro per minuti, e anche in campo, dove Brahim, Modric e Güler hanno sfoggiato il loro repertorio cercando anche il gol. Il primo a farlo bene è stato il turco, che ha battuto Fran Martínez con un tiro deviato su rimbalzo. Non è stato facile superarlo. Poi ci riesce il croato, placido in area di passaggio in passaggio con Brahim.

Tutto aveva un certo aroma di un regalo dei Tre Re appena aperto. Anche per i nostrani all’esordio: Lorenzo terzino destro e Aguado centrale in coppia con Asencio. Hanno gestito il piccolo lavoro che avevano con disinvoltura. Solo Endrick sembrava tormentato, non riusciva a trovare la porta ed era perso nella disperazione.

Era l’unico. Anche Ancelotti, molto travagliato in questa stagione, ha sorriso sdraiato in panchina. L’italiano ha fatto esordire anche Chema al centro del campo, e non ha lasciato il pubblico senza vedere Vinicius e Mbappé, che avevano iniziato la gara sulla fascia. Non hanno segnato, ma un contropiede del francese ha portato al quinto gol, il gol con cui Güler ha chiuso la festa. Una breve parentesi in una stagione difficile, sul punto di volare a Jeddah per giocare giovedì la semifinale di Supercoppa contro il Maiorca.

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