Le pagelle di Guido De Angelis – Baroni non ha capito il derby. Avvicinamento terribile, niente sulla corsia di destra, tranne Gila e Dia

Le pagelle di Guido De Angelis – Baroni non ha capito il derby. Avvicinamento terribile, niente sulla corsia di destra, tranne Gila e Dia
Le pagelle di Guido De Angelis – Baroni non ha capito il derby. Avvicinamento terribile, niente sulla corsia di destra, tranne Gila e Dia
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Al termine del derby arrivano come di consueto le pagelle del nostro ds, Guido De Angelis.

PROVEDEL 5,5 – Alla fine ce la prendiamo con Provedel, ma il modo di difendere della Lazio nel primo quarto d’ora è scioccante. Sbaglia il primo passaggio sulla porta di Pellegrini, blocca centralmente il tiro di Saelemaekers, che sulla ribattuta segna il secondo gol. Anche oggi, purtroppo, hanno subito due gol su tre tiri in porta subiti, ma la responsabilità è soprattutto della retroguardia. Di certo quest’anno se c’è una parata per salvare il risultato non arriva mai.

MARUSIC 5.5 – E’ il solito Marusic, si limita ai compiti, resta lì e mette al centro cross scolastici, ordinari, per solleticare la retroguardia avversaria. Dal canto loro la Roma non attacca quasi mai, ma in fase offensiva è quasi inesistente e i giallorossi possono anche permettersi di arrivare tardi in copertura. La catena giusta, purtroppo, era impalpabile.

LAZZARI 5.5 – Rientra dall’infortunio e sostituisce Marusic per lo scarso ultimo quarto di gara. Esegue i soliti due o tre cross sbagliati completamente, facile preda del portiere. Non molto intelligente nel gestire l’ultimo passaggio.

GILA 6,5 – Non è stato impeccabile neanche nei gol del primo quarto d’ora, ma contro Pellegrini è uscito male. Ma nel primo tempo ci tiene in vita e nella ripresa cancella dal campo Dovbyk, che non ne ha preso uno. Si prende il solito stupido cartellino giallo per concedersi la solita uscita in grande stile, gli mancherà il Como e sarà un’assenza molto dura, perché in questo momento – pur con qualche errore – è lui il leader della nostra difesa.

ROMAGNOLI 5 – Un vero disastro. Lontano anni luce dai giocatori che dovrebbe marcare, resta schiacciato sul primo gol e il suo modo di (non) marcare il gol di Saelemaekers è da evidenziare nelle scuole calcio sotto l’etichetta di “horror”. Il modo in cui – dopo aver perso il contrasto con Dovbyk – torna lentamente al trotto verso l’area di rigore è davvero irritante e rivela un blackout psicologico della squadra nel primo quarto di gara. Brutta serata.

NUNO TAVARES 6 – Uno dei giallorossi più pericolosi, Saelemaekers, esordisce in un derby della Capitale. Nel finale dell’azione del gol Pellegrini non si è avvicinato all’ex Milan e Bologna in occasione del 2-0, ma ci siamo scoperti inspiegabilmente. Nella ripresa è l’unico a creare veri pericoli, alternando robuste sgroppate a sbavature.

LUCA PELLEGRINI SV – Entra per le battute finali e non è giudicabile.

GUENDOUZI 6 – Abbastanza incoraggiamento. Dopo il derby dell’anno scorso avrebbe dovuto partire con il coltello tra i denti, ma nel primo tempo era l’ombra di se stesso. Se penso che non è mai uscito, che si è giocato tutto, e che lui e Rovella sono sistematicamente soli e stacanovisti in mezzo al campo, non mi sento di criticarlo. Nella ripresa si riprende e l’avversario non va oltre la metà campo, ma è troppo tardi. Ha retto molto bene la situazione, oggi l’assenza di Vecino si è sentita molto.

ROVELLA 6 – Per la prima volta è titolare nel derby, fino ad oggi aveva gestito solo 3 panchine. Sicuramente ha giocato la partita peggiore della sua stagione. Primo tempo disordinato, buon secondo tempo, prova a calciare da tutte le parti e lo fa sempre centralmente e debolmente. Ha sentito la partita e ha pagato l’emozione, e può accettarlo, perché fino ad oggi ha portato avanti senza sostituti.

DELE-BASHIRU 5 – E’ lui la vera sorpresa dei nostri 11, tra tutti è il giocatore che capisce meno il derby, e quello tatticamente più indisciplinato. Si vede solo per un’azione personale: il solito strappo e una conclusione di sinistro purtroppo deviata in angolo. Per il resto si perde tra le maglie giallorosse e resta negli spogliatoi durante l’intervallo.

GIORNO 6 – Impatto positivo, mi è piaciuto. Ha mezza occasione nell’area piccola, poi scende e fa giocare bene la squadra. Serve a Tchaouna di testa una palla che basterebbe solo spingere dentro. Spero di vederlo centravanti per le prossime partite, perché è tra i pochi in rosa a vedere il gol.

ISAKSEN 4 – Vince il ballottaggio con Tchaouna, nell’ultimo derby è stato sostituito da Tudor all’intervallo nonostante fosse stato tra i migliori nei primi 45′. Completamente incoerente, ha sbagliato quasi tutto e non ha avuto alcun impatto. Inadatto a queste gare, per il clima, per la mancanza di cattiveria, per tante (forse troppe) cose. Sostituito a metà tempo da Tchaouna.

TCHAOUNA 5 – Fare meglio di Isaksen non è stato difficile. Il suo atteggiamento è buono, ma commette una serie di errori negli appoggi, non batte bene i calci d’angolo e soprattutto avrebbe l’occasione di riaprire il match sul sinistro e se la divora malissimo. Non contento, nelle due azioni successive avrebbe la possibilità di calciare, e invece effettua due colpi di tacco evitabili e poco funzionali. La nostra corsia di destra, purtroppo, è quasi inesistente.

ZACCAGNI 5,5 – Viene martellato da Mancini per tutta la partita, il romanista non prende un giallo. Lo fa e gli mancherà il prossimo. Adesso gioca da regista evoluto e tenta poco e nulla in porta, nella ripresa ha una grande occasione ma viene bloccata. Avrebbe potuto fare di più.

NOSLIN SV – Entra nel finale ma non si vede.

CASTELLANOS 6 – Dall’inizio aveva giocato solo la partita di Coppa Italia, rivelandosi decisivo guadagnandosi il rigore calciato da Huijsen e mandando sul dischetto il compagno Zaccagni. Ha giocato con la squadra, correndo tra i centrali giallorossi e cercando di farli preoccupare, ma riuscendoci ben poco. Alla fine viene espulso e salterà almeno 2 giornate di campionato. La Lazio si è sentita offesa dall’arbitro dal 1° al 90° minuto, e il fatto che l’unico cartellino rosso sia stato nostro è comico.

BARONE 5 – Esordisce nella partita più importante e dice di non voler snaturare l’identità della sua squadra, ma i derby non si vincono giocando bene e dominando. Questa gara non è stata preparata bene e forse non è stata capita. Abbiamo pagato caro l’inesperienza degli interpreti e un inizio sfortunato, per loro abbiamo messo la partita sul velluto. Siamo una squadra giovane, ma i derby richiedono attributi e se non hai una personalità forte non puoi farcela. Dopo aver parlato della gioia di giocare queste partite, non mi aspettavo un approccio simile. Inaccettabile. Nella ripresa con le sostituzioni tiene gli avversari nella loro area di rigore, ma è troppo tardi.

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