10 anni fa, 20.000 Charlie marciarono per le strade di Carcassonne

10 anni fa, 20.000 Charlie marciarono per le strade di Carcassonne
10 anni fa, 20.000 Charlie marciarono per le strade di Carcassonne
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Dieci anni fa, dodici persone furono uccise in un attacco terroristico commesso dai fratelli Kouachi. A Carcassonne, come ovunque in Francia, i cittadini si sono uniti in nome della libertà.

Il 7 gennaio 2015 i fratelli Kouachi irrompono negli uffici di Charlie Hebdo provocando la morte. Cabu, Charb, Honoré, Tignous e Wolinski, cinque vignettisti del giornale, Elsa Cayat, psicanalista e editorialista, Bernard Maris, economista, Mustapha Ourrad, correttore di bozze, Michel Renaud, invitato alla conferenza di redazione, Franck Brinsolaro, responsabile della polizia della sicurezza della Charb, Frédéric Boisseau, che lavorava per la società incaricata della manutenzione dell’edificio e Ahmed Merabet, guardia di pace, che ha cercato di impedire la fuga terroristi, vengono vigliaccamente assassinati. Altre undici persone rimangono ferite.

In tutta la Francia c’è stato stupore e, spontaneamente, migliaia di persone hanno deciso di riunirsi per rendere omaggio in silenzio alle vittime di questo attentato. A Carcassonne, 600 persone si sono radunate davanti alla porta dei Giacobini, brandendo i cartelli Je suis Charlie.

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Pochi giorni dopo, l’11 gennaio, 8.000 persone si sono radunate davanti al portale dei Giacobini per la manifestazione silenziosa organizzata a livello nazionale. Ma mentre il corteo avanzava verso il Prado de la Cité, migliaia di altri si unirono a loro. Secondo l’ultimo conteggio, nelle strade di Carcassonne c’erano 20.000 persone. Un raduno di dimensioni mai viste nella capitale dell’Aude dopo la Liberazione, di cittadini uniti sotto la bandiera della libertà e dell’unione.

Francia

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