In Il brutalistagodendosi tante chiacchiere di apprezzamento mentre la stagione degli Awards si prepara a prendere il via con i Golden Globes, Joe Alwyn interpreta Harry, il figlio di un ricco industriale, con una performance che dice sia stata ispirata dal presidente eletto Donald Trump e dalla sua prole.
Pedaggio di Alwyn Il Guardiano giornale che percepiva Harry come “una persona sbagliata, ma piuttosto interessante”, spiegando poi:
“Guarda chi è il nuovo presidente d’America e la sua famiglia. Spesso le imprese familiari sono così isolate, rachitiche e vuote. E lo si vede con Trump e i suoi figli: “Posso fare quello che voglio”. Un criminale condannato per violenza sessuale e per averli afferrati per la figa e tutto il resto. Purtroppo non ha risposta.”
Il brutalista è in palio per sette Golden Globe domenica sera, tra cui una nomination come miglior attore per il precedente vincitore dell’Oscar Adrien Brody (che ha raccolto un gong al Palm Springs International Festival di questo fine settimana), nomination come miglior attrice per Felicity Jones, miglior attore non protagonista per Guy Pearce e miglior Il regista fa un cenno a Brady Corbet
Il film, realizzato per meno di 10 milioni di dollari, dura tre ore e mezza e racconta la storia del sogno americano attraverso gli occhi di László Tóth di Brody, un architetto ebreo ungherese e sopravvissuto all’Olocausto che emigra in America.
Pedaggio di Alwyn Il Guardiano inizialmente non credeva che il film avrebbe soddisfatto abbastanza requisiti da attirare un vasto pubblico, dicendo: “Ad essere sincero, ho pensato che potesse essere davvero un buon film che non molte persone avrebbero finito per vedere… Considerando le cose contrarie, dato che soddisfa la maggior parte di ciò che non dovresti fare come film al giorno d’oggi: lunghezza, contenuto, tutto il resto – qualsiasi cosa in più è davvero una bella sorpresa.
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