Ma: Dembélé (90e+2)
Non è ancora domenica che troveranno un po’ di compagnia Lille e Xeka, loro che restano gli unici ad aver rubato il Trofeo dei Campioni al PSG dal 2013, tre anni fa. Allo stadio 974 di Doha, il Monaco ci ha creduto a lungo, aiutato anche dalla prestazione XXL di Philipp Köhn nei suoi gol. Ma dopo aver visto ancora una volta le occasioni accumularsi senza concretizzarsi, il PSG ha trovato il fallo a due minuti dal gong con Ousmane Dembélé. Il club della capitale aggiunge dunque qualcosa in più alla sua bacheca, con un tredicesimo Trofeo dei Campioni.
Era arrivato il momento della guarigione?
In uno stadio tutt’altro che pieno al fischio d’inizio, sono i parigini che cercano di lanciare come si deve il nuovo anno. Ma l’uomo di questo primo atto si chiama Philipp Köhn, l’ultimo baluardo svizzero che si è interposto per la prima volta davanti al centravanti parigino del giorno prima di essere salvato dalla sua traversa dopo essersi fatto mettere in orbita Désiré Doué. Nonostante ciò, le ostilità hanno difficoltà a vedere la luce sotto la dolcezza di Doha. Dembélé fa brillare ancora una volta Köhn con due colpi bassi in rapida successione, mentre i monegaschi lanciano le loro prime escursioni alla scoperta del campo parigino. E se Vitinha tenta da lontano di provare a forzare la serratura, Gianluigi Donnarumma dimostra di non aver perso nulla del suo talento sulla sua linea davanti a Maghnes Akliouche in un duello a distanza in cui Köhn riceve nuovi argomenti da Lee Kang-in proprio prima della pausa.
Dembélé interpreta i salvatori
La partita però si prende un po’ la mano dopo lo spogliatoio con una bella partita a ping-pong: parata di Donnarumma contro Eliesse Ben Seghir e palo di Vanderson da una parte; tiro troppo schiacciato da Doué per ingannare Köhn e bella uscita del portiere davanti a Dembélé sull’altro. Una semplice parentesi nella maestria dei giocatori della Capitale, che hanno preso rapidamente in mano il gioco e la raccolta dei calci d’angolo (tredici in totale, senza mai creare il minimo pericolo in questa fase di gioco). Anche quando Achraf Hakimi e Dembélé hanno realizzato una magnifica azione, Köhn è riuscito nell’impresa di privare il marocchino del primo gol da posizione angolata e poi si è ripetuto davanti a Gonçalo Ramos all’inizio del recupero. L’ideale per avvicinarsi ai calci di rigore, che poi sembrano prendere forma? Non lo sapremo mai, un’offensiva finale guidata da Fabian Ruiz che permette a Dembélé di trovare finalmente la colpa quando non lo aspettavamo più (1-0, 90e+2). L’anno inizia quindi come si è concluso: con una vittoria parigina contro il suo principale concorrente dichiarata a livello nazionale.