La squadra salva il caos del club

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Il Barcellona ha iniziato il 2025 con buone sensazioni… in campoil che non è cosa da poco considerando il panorama generale. Il Barça ha vinto 0-4 contro Barbastro, si è qualificato per gli ottavi di finale della Copa del Rey, ha rotto il record di vittorie consecutive alla fine del 2024 e Lewandowski ha aperto la sua classifica dei gol dell’anno.

Con l’entità blaugrana coinvolta in una spirale di bugie e false speranze, All’FC Barcelona non restava che che la palla rotolasse di nuovo sull’erba e che la squadra salvasse il club. E la squadra ha risposto perché Flick potrebbe essere stato in casa solo per poco tempo, ma ha scoperto che l’unica cosa che mancava per condire un’insalata caotica era pattinare a Barbastro.

Così l’allenatore tedesco ha tirato fuori al Municipal de Barbastro una squadra assolutamente riconoscibile che non era all’altezza del compito e basta È uscito per giocare senza dare la possibilità di sorprendere un rivale incoraggiato da un’atmosfera spettacolare sugli spalti e da un’erba famigerata.

All’inizio, un Barcellona con Pedri, Lewandowski, Iñigo o Koundé che non avrebbero dovuto giocare in questa partita, si è unito al sostegno di altri rientrati come Frenkie de Jong, che rimane debole e timido nei duelli diretti, e Araújo, la cui presenza fisica fa la differenza e ancor di più contro una squadra di categoria inferiore.

Ma se qualcuno si è distinto fin dall’inizio della partita è stato lui Pablo Torre, un uccello raro nell’ambiente di Barcellona. Un giocatore dotato di un tocco di palla squisito che è stato il motore della squadra e generatore di occasioni per i tifosi del Barcellona. Le sue abilità sui calci piazzati sono difficili da eguagliare in qualsiasi altro giocatore.. Se il calcio si giocasse camminando sarebbe il più bello del mondo.

La superiorità del Barcellona in tutti gli ambiti del gioco si concretizza al 21′ Eric ha rispettato il vecchio luogo comune secondo cui due colpi di testa della squadra avversaria in area valgono un gol. Araújo mette giù il pallone e García, che è uscito da centrocampista e ha giocato a pieni voti, ha infilato in rete. Dieci minuti più tardi, un fallo laterale preso con tutte le cattive intenzioni del mondo da Pablo Torre è stato rifinito da Lewandowski per il risultato 0-2. un Barça che superava per terra, per mare e per aria, soprattutto là fuori, un Barbastro che poco preoccupava Szczesny, finalmente al suo esordio.

Dopo la ripresa, il Barça ha mantenuto l’attenzione e Al 10′ della ripresa chiude la partita con un gol ancora di Lewandowski su passaggio di Pablo Torre (forse in fuorigioco, ma non c’era il VAR) e un altro che Arnau, il portiere locale, regala al giocatore cantabrico, il grande rivendicato dal partito.

Con il punteggio di 0-4 il Barcellona controlla la partita e Flick comincia a pensare di più alla Supercoppa e toglie dal campo prima Pedri e poi Lewandowski. Successivamente Pablo Torre, non abituato ai 90 minuti, ha chiesto un cambio per disagio, cosa che ha permesso Toni Fernández, solo 16 anni, al debutto in una partita ufficiale e dimostrando di essere uno degli elementi più promettenti della cava blaugrana. Il Barça, in campo, continua a lavorare; Un’altra cosa è negli uffici.

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Barbastro

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  • 1

    Arnau Fabrega



    (85′)

  • 21

    Barriera del sito

  • 14

    Daniele Santigosa

  • 7

    Ugo Battista

  • 5

    Israel Garcia

  • 22

    Oscar Arroyo

  • 18

    Javier Albin

  • 3

    Jaime Ara Sauco




    (54′)

  • 8

    Fammi sapere



    (77′)

  • 6

    Guillermo Alonso




    (78′)

  • 10

    Altro El Haddadi




    (54′)

  • Dock
  • 11

    Marc Prat




    (54′)

  • 4

    Manu Castillo




    (77′)

  • 9

    Adrià de Mesa

  • 17

    Rapito



    (78′)

  • 13

    Vittorio Mendez



    (85′)

  • 2

    Gaston Inigo




    (54′)

  • 12

    José Damiano

Cambiamenti

Gavi (45′, Pedri), Marc Prat (54′, Jaime Ara Sauco), Gaston Inigo (54′, Ander El Haddadi), Ansu Fati (61′, Robert Lewandowski), Sergi Domínguez (61′, Jules Koundé), Paolo Cubarsi (61′, Iñigo Martínez), Manu Castillo (77′, Javito), Jurgi Oteo (78′, Guillermo Alonso), Tony Fernandez (80′, Pablo Torre), Vittorio Mendez (85′, Arnau Fabrega)

Obiettivi

0-1, 20′: Eric Garcia0-2,30′: Lewandowski0-3, 46′: Lewandowski0-4, 55′: Pablo Torre

Carte

Arbitro: Isidro Díaz de Mera Escuderos
Guillermo Alonso (42′, Giallo), Lewandowski (50′, Giallo)

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