Anche quest’anno il calcio si giocherà in Belgio subito dopo Natale. I giocatori sono piuttosto divisi sulla questione.
Quando si parla di calcio a Natale, l’espressione sul volto di Vincent Janssen dice tutto. Basti dire che l’attaccante dell’Anversa non è un fan dell’idea. Lui e sua moglie Talia aspettano il loro primo figlio. “Siamo onesti per due minuti… Se sei in contatto con la realtà, ammetterai che preferiresti trascorrere questi giorni con la famiglia.”
Questo giovedì pomeriggio Vincent Janssen non può che rassegnarsi a rincorrere la palla invece di accoccolarsi sul divano con sua moglie. “Bene, adesso dobbiamo essere disponibili, su questo non c’è niente da dire. Penso che tutti vorremmo essere a casa in questo periodo, ma è così.”
Questo “noi” va però preso con le pinze, perché Tjaronn Chery, ad esempio, ha molta meno riluttanza ad allenarsi: “In Inghilterra abbiamo sempre suonato a Natale. L’ho sempre saputo. Per me, questo non è un problema.” Chery si riferisce al suo periodo al Queens Park Rangers e al campionato israeliano.
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La decisione dei dirigenti del calcio belga di imitare il Santo Stefano dell’Inghilterra non porta solo frustrazione: “Festeggerò il Natale con la mia famiglia. Lo prenderò alla leggera dato che si giocherà già il 26 dicembre. Ma farò una bella cena con la mia famiglia, adoro poter festeggiare il Natale con la mia famiglia concentrandomi sul gioco,” ha aggiunto Chery.
Le opinioni sono divergenti e si capirà subito come i giocatori si siano goduti il pranzo di Natale con in menu un avversario del calibro del Genk. Attenzione all’indigestione!
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