Axel Allag, Media365, pubblicato giovedì 26 dicembre 2024 alle 15:24.
La crisi non ha ancora tregua per il Manchester City, trattenuto all'Etihad Stadium dall'Everton in apertura di Santo Stefano (1-1).
Una vittoria nelle ultime tredici partite (per otto sconfitte). Questo giovedì il Manchester City non è riuscito a uscire dall'acqua in una crisi sportiva che si allarga sempre più e ci chiediamo quanto durerà. Privato di Kyle Walker, Jack Grealish, Ederson, Matheus Nunes e John Stones, Pep Guardiola ha messo in panchina Kevin De Bruyne e Ilkay Gündogan e ha dovuto chiedersi, ancora una volta, come riconquistare finalmente.
Haaland doppiamente frustrato, De Bruyne poco brillante
Durante un primo periodo dominato dai Citizens, i locali sono riusciti ad aprire il punteggio in tempi relativamente brevi e con una certa fortuna su cross di Bernardo Silva bloccato da Branthwaite (1-0, 14esimo). Nonostante il ritmo applicato dai quattro volte campioni d'Inghilterra in carica, un secondo gol è stato negato loro, in particolare quando l'esterno del piede di Bernado Silva è uscito dall'inquadratura (33°). Il contrasto è stato stridente pochi minuti dopo, alla prima occasione dei Toffees, quando l'esterno del piede dell'ex giocatore dell'OM Iliman Ndiaye si è rivelato vittorioso (1-1, 36esimo). Durante l'intervallo, il punteggio di parità non era necessariamente logico, ma poneva il City di fronte a una reazione ancora più imperativa al ritorno dagli spogliatoi.
In pericolo la qualificazione alla prossima Champions League
L'occasione si è presentata molto presto, con il rigore fischiato in favore dei Citizens a seguito di un fallo di James Tarkowsk su Savinho ma, come da simbolo, Erling Haaland ha vissuto un doppio fallimento. Il norvegese prima si è visto respingere il tiro da Jordan Pickford e anche se ha segnato subito con un colpo di testa su cross, il suo gol è stato annullato per fuorigioco (53esimo). Nella dura fase successiva, il Manchester City ha visto in particolare Kevin De Bruyne entrare in gioco a un quarto d'ora dalla fine dei tempi regolamentari senza che il trequartista potesse influenzare la partita. D'ora in poi il Manchester City è sesto in classifica e quindi sempre più in pericolo per quanto riguarda una possibile qualificazione alla prossima edizione della Champions League (dobbiamo finire tra i primi 4), come temeva Pep Guardiola che stimava “in pericolo “poco prima di questa sfida contro l'Everton quindicesima in Premier League. Il City proverà a reagire al Leicester domenica (15:30), quando l'Everton ospiterà la sorpresa Nottingham Forest (16:00).