Gli eventi si sono svolti in un periodo intenso. Questo lunedì 23 dicembre, intorno alle 23,30, è scoppiata una sparatoria all'interno del Lamparo, un locale molto frequentato nel centro di Ajaccio (Corsica del Sud).
Sette persone sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco. Quattro di loro sono stati curati dai servizi di emergenza e tre si sono recati autonomamente al pronto soccorso dell'ospedale Notre-Dame de la Miséricorde.
Questa mattina, martedì 24 dicembre, una delle vittime, un uomo sulla trentina, è morta a causa delle ferite riportate dopo aver subito un intervento chirurgico durante la notte.
L'assassino è ancora in fuga
Secondo le nostre informazioni gli spari sono stati sparati all'interno del bar. Sono stati seguiti da un movimento di folla. Secondo diverse testimonianze raccolte sul posto, l'unico sparatore non figurava tra le vittime e sarebbe fuggito.
“Un individuo che si trovava presso il locale Le Lamparo di Ajaccio ha aperto il fuoco per un motivo ancora da accertare contro un individuo che frequentava il barconferma il pubblico ministero di Ajaccio, Nicolas Septe. L'indagine, aperta con l'accusa di tentato omicidio poi riclassificata come omicidio, è stata affidata al DIPN 2A (direzione interdipartimentale della polizia nazionale della Corsica-du-Sud, ndr). In questa fase sono in corso numerose indagini per risalire al colpevole. L’ipotesi di un litigio privato avvenuto all’interno dello stabilimento tra l’autore degli spari e la vittima deceduta è attualmente l’ipotesi favorita dagli inquirenti, anche se nessun’altra ipotesi può essere esclusa immediatamente dalle indagini”.
Mentre circolano le prime voci sulla consegna dell'assassino, l'accusa smentisce questa informazione: “Al momento non c'è stato alcun arresto ma la polizia giudiziaria sta utilizzando tutti i mezzi per catturare l'autore del reato”assicura Nicolas Septe.
Il sindaco di Ajaccio confida il suo “sentimento di orrore”
A suo nome, il sindaco di Ajaccio, Stéphane Sbraggia, ha proclamato il suo “profondo sentimento di orrore e rabbia” dopo questa tragedia che ha sconvolto i tanti clienti del locale presenti al momento degli scatti.
Già il 15 novembre, il direttore di questo locale è stato colpito alla caviglia, vicino alla sua attività, da un giovane di 20 anni che è stato arrestato e incarcerato dieci giorni dopo.