Amar Alibegovic (Trapani Shark) si è aggiudicato la palma di miglior giocatore dell’undicesimo turno di campionato superando nelle votazioni Christian Vital (Bertram Derthona Tortona) e Jaron Johnson (Openjobmetis Varese). Il pubblico e i giocatori in campo sono stati una cosa sola per tutti i quaranta minuti: sulle tribune si gridava e si cantava, sul parquet si correva e si segnava; la Trapani Shark ha tolto l’imbattibilità in campionato della Dolomiti Energia Trentino che durava da dieci partite, ma non si può dire che i siciliani hanno fatto un’impresa, perché la squadra allenata da coach Jasmin Repesa – in queste undici giornate – si è dimostrata una big. Il record di 9-2 e il secondo posto in classifica certificano non più l’ambizione della società granata, quanto la bontà di un progetto costruito tassello dopo tassello e diventato un riferimento; la vittoria contro la capolista è l’ennesimo mattoncino in un girone di andata praticamente perfetto, dove ogni elemento è riuscito a rendersi protagonista di settimana in settimana. L’uomo copertina in questo caso è stato un impeccabile Amar Alibegovic, lui che con gli ‘squali’ ha ottenuto la promozione in LBA dopo la cavalcata playoff in Serie A2; i suoi numeri contro Trento ci dicono 30 punti con 9/13 da due e 4/5 da tre, accompagnati da 6 rimbalzi, 3 falli subiti, 2 recuperi, 1 assist per un totale di 34 alla voce valutazione.
Intervistato da Piero Guerrini, Alibegovic ha ricordato lo scorso anno in cui ha scelto di firmare in A2 con la Shark: “Credo che innanzitutto sia stata una mia scommessa, stavo giocando in un campionato di alto livello: fare un passo indietro, non era la prima opzione, ma l’ho visto come un investimento in prospettiva, considerando cosa stava costruendo Trapani. Il passo indietro ora mi sta aiutando a fare tre passi avanti. Scelta giusta. Quest’anno? Ma da quando siamo arrivati tutti, abbiamo capito che la squadra era stata composta molto bene. Ottimi giocatori, però il talento lo hanno tutti in A, fa molto la differenza avere buone persone. E sicuramente avere un grande coach come Repesa, con tanti anni di esperienza è stato fondamentale. Ci hanno inquadrati tutti a perfezione in pre-stagione, trovato come far rendere al meglio ogni singolo”.
Alibegovic apprezza molto anche il fatto che la Shark sia diventata una sorta di baluardo del Sud Italia: “Una cosa bellissima. Vedo che alle nostre partite arrivano tifosi da tutta la Sicilia. Il sud ci segue ed è un onore per noi rappresentare queste persone. Sono felicissimo di avere tifosi così carichi”.
Personalmente è una tempo già di primi bilanci per Alibegovic: “Sono partito forte, ho avuto un calo, ma andare in Nazionale mi ha aiutato un sacco dal punto di vista mentale. Ho ritrovato il mio gioco. Sto crescendo, so che posso fare di più e meglio”.
Per il classe 1995, i 30 punti e il 34 di valutazione registrati nel weekend rappresentano il proprio career high, ritoccando i precedenti di 25 punti e 26 di valutazione messi a referto contro la Vanoli Cremona quando vestiva la divisa della Virtus Segafredo Bologna. Ottava partita stagionale chiusa in doppia cifra – la terza consecutiva – che mostra dunque non solo le sue doti sotto le plance, quanto anche quelle realizzative: infatti, le sue medie parlano di 13.5 punti e 6.8 rimbalzi – oltre al 15.9 di valutazione – in 24.3 minuti. A supporto ulteriore, circa la sua importanza in quintetto, arrivano le percentuali dal campo dove tira con il 44% da due, con un ottimo 51.5% da tre e con un marziano 92% a cronometro fermo; la ciliegina sulla torta la mettono i 3.0 falli subiti e gli 1.9 assist a partita, piazzando Amar Alibegovic in ogni zona del campo. Nelle sei partite disputate contro la Dolomiti Energia Trentino (4 con la Virtus Segafredo Bologna, 1 con Virtus Roma e Trapani Shark), il nativo di Corvallis ha segnato 10.5 punti e catturato 4.8 rimbalzi con 13.1 di valutazione.