Fabbro e primo attivista dei Gilet Gialli, Christophe Chalençon è morto lunedì 16 dicembre di cancro. Aveva 58 anni, riferisce Le Figaro.
Fabbro del Vaucluse e attivista storico del movimento dei Gilet Gialli, Christophe Chalençon è stato riconosciuto nel suo dipartimento ma anche a livello nazionale. Quest'ultimo è morto di cancro all'età di 58 anni, ha riferito France Bleu Vaucluse. È stato uno dei rari rappresentanti del movimento ad essere stato invitato a Matignon per discutere con Édouard Philippe.
Quest'ultimo aveva lanciato anche una lista dei cittadini, sulla scia delle storiche manifestazioni del 2018. Questa lista per le elezioni europee, denominata “Evoluzione del cittadino”aveva ottenuto un punteggio dello 0,01%. Il leader del movimento del Vaucluse ha ricevuto la visita dell'allora ministro italiano Luigi Di Maio nel febbraio 2019.
“Abbiamo paramilitari pronti”
Secondo Europe 1, anche la televisione italiana avrebbe immortalato questo momento registrando involontariamente Christophe Chalençon mentre parlava con il ministro italiano. “Porterò avanti le mie convinzioni”testimoniano i Gilet Gialli. Poi continua: “Perché se mi piantano una pallottola in testa, Macron andrà alla ghigliottina, […] abbiamo paramilitari pronti a intervenire”.
In seguito alla diffusione di questi estratti, molti rappresentanti del movimento avevano preso le distanze dalla figura di Christophe Chalençon e avevano creato un proprio partito, il MAC for Alternative Citizen Movement.
pubblicato il 16 dicembre alle 17:36, Gabriel Gadré, 6Médias
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