Il Presidente della Repubblica annuncia che visiterà l'arcipelago di Mayotte, devastato dal ciclone Chido.
Ha inoltre intenzione di dichiarare il lutto nazionale, il primo dal 2020, e per la morte dell'ex presidente Valéry Giscard d'Estaing.
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Mayotte colpita dal potente ciclone Chido
Due giorni dopo il passaggio del ciclone Chido, l'arcipelago di Mayotte è “totalmente devastato”nelle parole di Bruno Retailleau, ministro dell'Interno dimissionario che ha visitato il sito. Lunedì 16 dicembre, al termine della riunione di crisi organizzata a Place Beauvau, il Presidente della Repubblica ha annunciato che farà lo stesso “nei prossimi giorni a sostegno dei nostri concittadini, dei dipendenti pubblici e delle forze di soccorso mobilitate”.
In un messaggio pubblicato sulla piattaforma X (nuova finestra)Emmanuel Macron ne è convinto“Si tratta di affrontare le emergenze e iniziare a prepararsi per il futuro”. L'ultimo rapporto ufficiale parla di 21 morti in ospedale, 45 feriti in emergenza assoluta e 1.373 feriti in emergenza relativa. Ma rischia di essere ben più pesante: 100mila persone hanno occupato le baraccopoli di Mayotte, oggi ridotte al nulla dalla tempesta.
Nove periodi di lutto nazionale dal 1958
In questo contesto, il Capo dello Stato dichiarerà anche il lutto nazionale “di fronte a questa tragedia che sconvolge ciascuno di noi”. Non è stato specificato quando avverrà questo periodo di lutto, né quanto durerà. L'ultimo lutto nazionale deciso per decreto in Francia risale al 9 dicembre 2020, dopo la morte dell'ex presidente Valéry Giscard d'Estaing.
Finora, il lutto nazionale è stato decretato nove volte sotto la Quinta Repubblica, e anche per un periodo di tre giorni dopo gli attentati del 13 novembre 2015 e del 14 luglio 2016. A questo proposito, il sito governativo Vie Publique ricorda che “Il lutto nazionale non è una cerimonia, a differenza del tributo nazionale e dei funerali nazionali”.