Il minuto 74 si è rivelato decisivo in Club Brugge-Genk. Simon Mignolet si è tuffato nell’angolo destro durante un rigore di Tolu e ha bloccato la palla. Notevole: Mignolet aveva avvertito il suo avversario. “Non sparare in mezzo, ho detto.”
In realtà è stata l’unica palla che Mignolet ha dovuto prendere contro il Genk, ma si è rivelata molto importante. Tolu ha indirizzato il suo rigore direttamente tra le braccia del portiere del Bruges. Si è tuffato bene nell’angolo destro e ha mantenuto il Club in partita.
(Continua a leggere sotto il video)
Contiene contenuti inseriti da un social network che desidera scrivere o leggere cookie. Non hai dato il permesso per questo.
Clicca qui per modificare le tue preferenze
“Lo faccio ancora ogni giorno per questo”, sorrise Mignolet. “Senti che lo stadio è esploso e tutti sono tornati a sostenerlo. È meraviglioso che alla fine possiamo vincere quella partita. Penso che la nostra vittoria sia stata semplicemente meritata”.
Sorprendente: Mignolet è entrato in un duello psicologico con Tolu. Quando il VAR ha iniziato a indagare nel dettaglio sull’errore del rigore, il portiere ha iniziato a chiacchierare con il suo avversario Tolu. “Questo è stato a mio vantaggio”, dice Mignolet. “Gli ho detto: non sparare al centro, perché rimarrò lì e basta. Quindi ha dovuto scegliere un angolo. Meno male che alla fine ha seguito il mio consiglio (ride). Al Genk c’erano diverse opzioni: Steuckers poteva anche calciare. Avevamo analizzato tutto in anticipo”.
Il Club si avvicina alla capolista ed è ormai imbattuto da dodici partite. Il motore di Bruges raggiunge la massima velocità poco prima di Capodanno. “Siamo in un buon periodo, ma più partite vinci, più ti avvicini alla prima sconfitta”, avverte Mignolet. “Dobbiamo solo essere forti. Non penso sia uno svantaggio il fatto che giochiamo ogni tre giorni. Ci si allena per restare in forma, ma le gare sono un’altra cosa. Sicuramente grandi, come oggi. Alla fine è stato un bellissimo pomeriggio”. (jve)