In mancanza della medaglia d'oro, la Francia dovrà accontentarsi, nella migliore delle ipotesi, del bronzo. Dominate dalla Danimarca (22-24) venerdì 13 dicembre nella semifinale degli Europei di pallamano femminile, le azzurre affronteranno domenica alle 15.15 l'Ungheria e dovranno ancora aspettare per assaporare le gioie di un secondo titolo europeo .
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Imperiali in difesa, guidati da un portiere in gran forma, gli scandinavi – già finalisti nel 2022 – incontreranno la Norvegia, detentrice dei titoli continentali e olimpici, per una vendetta che si preannuncia certamente sbilanciata, ma non insormontabile. Alla ricerca di un grande successo dopo la loro ultima incoronazione ai Giochi Olimpici di Atene nel 2004, i danesi potrebbero trovare il metallo d'oro per la prima volta in vent'anni.
Cosa ricordare
- Il cadore Anna Kristensen.
Vera rivelazione della competizione, il 24enne portiere danese, fino ad allora piuttosto sconosciuto, ha offerto un'altra prestazione straordinaria. Quasi impassibile, ha opposto la sua agilità ai tentativi francesi (43,2% di successo), disgustando gli azzurri colpo dopo colpo.
30°, 11-13: Di fronte ad una squadra francese destabilizzata sia in difesa che in attacco, la Danimarca passa rapidamente in vantaggio, aiutata dall'imperturbabile portiere Anna Kristensen e dal terzino sinistro particolarmente abile Anne Mette Hansen.
60esimo, 22-24: Nonostante una rinnovata energia in attacco, e un ritmo più sostenuto, gli azzurri hanno ancora vacillato nel finale, senza riuscire a mostrare la consueta forza difensiva.
- La frase. “Non abbiamo mai veramente preso il controllo di questa partita”pronunciato da Estelle Nze Minko al microfono di BeIN Sport.
Il terzino sinistro e capitano dei Bleues ha optato per una lucida osservazione al termine dell'incontro. E per una buona ragione: i francesi non hanno mai ottenuto una differenza positiva in tutta questa semifinale.
Certo, la squadra francese non ha mai veramente creato speranze in questa semifinale, presto presa nella morsa del piano di gioco degli scandinavi. Ma la partita non è stata per questo meno piacevole e vivace, tanto da meritarsi una “B” sulla nostra scala di valutazione sportiva che va da “A” a “E”.