François Bayrou, nuovo primo ministro, è stato scagionato definitivamente? – Liberazione

François Bayrou, nuovo primo ministro, è stato scagionato definitivamente? – Liberazione
François Bayrou, nuovo primo ministro, è stato scagionato definitivamente? – Liberazione
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Dopo l'assoluzione di febbraio, nel caso degli assistenti parlamentari europei dell'UDF e poi del Modem, la Procura ha presentato ricorso.

La giustizia non è del tutto finita con François Bayrou, nominato questo venerdì primo ministro dal Presidente della Repubblica, in sostituzione di Michel Barnier.

Il 5 febbraio il tribunale penale di Parigi ha assolto il presidente di Modem, 73 anni, dal caso degli assistenti parlamentari europei, “per il beneficio del dubbio”. Considerando che era colpevole di atti coinvolgenti “minando i valori di probità ed esemplarità che promuove”l'accusa aveva chiesto nei suoi confronti trenta mesi di reclusione con sospensione della pena, una multa di 70.000 euro e tre anni di ineleggibilità con sospensione condizionale, per concorso, con istigazione, nella malversazione di fondi pubblici europei. La Corte quindi non ha dato seguito a ciò.

Assolti anche altri due imputati – Stéphane Thérou e Pierre-Emmanuel Portheret – mentre gli altri otto, tra cui cinque ex deputati, sono stati condannati a pene detentive con sospensione della pena da dieci a diciotto mesi, multe da 10.000 a 50.000 euro e due anni di ineleggibilità sospesa. . L'UDF (ora MoDem) è stata multata di 150.000 euro, di cui 100.000 euro fissi, mentre il MoDem è stata multata di 350.000 euro, di cui 300.000 fissi.

11 contratti contestati

L'Alto Commissario per la Pianificazione, vicino al Presidente della Repubblica, era sospettato di essere stato il responsabile “decisore primario” di a “sistema fraudolento” essendo consistito, tra il 2005 e il 2017, nell’utilizzare fondi europei per pagare assistenti parlamentari che lavoravano, in realtà, per organizzazioni centriste in Francia. In causa: 11 contratti contestati, per un danno complessivo di 293.000 euro, secondo il Parlamento Europeo, parte civile.

Questa vicenda ha portato Bayrou a lasciare frettolosamente il Ministero della Giustizia il 21 giugno 2017, appena un mese dopo la sua nomina, in seguito all'apertura delle indagini da parte della Procura di Parigi.

L'8 febbraio, pochi giorni dopo le tre assoluzioni, compresa quella di Bayrou, l'accusa ha comunque presentato ricorso. “L’accusa contesta tali assoluzioni, ritiene che i fatti caratterizzino i reati contestati e che le prove di tali reati siano raccolte a carico di tutti gli imputati”ha dichiarato il pubblico ministero Laure Beccuau in un comunicato stampa. Ad oggi la data di questo nuovo processo non è stata ancora fissata.

Aggiornamento del 13 dicembre 2024 alle 12:45: modifica del titolo e del primo paragrafo, dopo la nomina di François Bayrou a Matignon.

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