Per Laurence Garnier, segretario di Stato dimissionario per i consumatori, la situazione politica implicherà la fine di questo utilizzo per milioni di dipendenti.
Pubblicato il 12/09/2024 13:53
Aggiornato il 12/10/2024 06:59
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Questa è una delle conseguenze della censura del governo Barnier. Con “l'interruzione di tutti i processi legislativi“, una delle conseguenze è”l’impossibilità per i dipendenti che attualmente beneficiano dei buoni pasto di utilizzarli dal 1° gennaio” a fare la spesa, stima Laurence Garnier, segretario di Stato del consumo, dimessosi lunedì mattina per France Bleu Loire Océan.
La senatrice è rimasta a Bercy solo 74 giorni e gran parte del suo lavoro non ha avuto successo, in particolare la proroga dell'esenzione per i buoni pasto nelle imprese.
La possibilità di utilizzare i tuoi buoni ristorante per fare la spesa è “quest'anno, deroga prevista dalla legge, ha dovuto essere rinnovata grazie ad un disegno di legge votato all'unanimità dai deputati qualche settimana fa. La decisione avrebbe dovuto essere esaminata dal Senato questa settimana“, spiega Laurence Garnier.
Il 20 novembre l'Assemblea nazionale ha adottato d'urgenza la proroga fino alla fine del 2026 dell'esenzione per l'utilizzo dei buoni ristorante per l'acquisto di tutti i prodotti alimentari, un aiuto al potere d'acquisto dei lavoratori lamentato dai ristoratori, contrari alla misura. Questa esenzione, consentita per la prima volta dalla legge nel 2022 dopo il Covid, era già stata prorogata di un anno nel dicembre 2023, a causa dell’inflazione molto elevata. La misura avrebbe dovuto scadere il 31 dicembre, ma il voto dell'Assemblea l'ha prorogata per altri due anni. Questa adozione, tuttavia, doveva essere confermata da un voto in Senato.
La censura governativa sta attualmente interrompendo il processo legislativo. E' necessario”un voto sul disegno di legge votato all'unanimità dall'Assemblea Nazionale e che ora dovrà essere esaminato dal Senatodescrive Laurence Garnier. Non vedo come potrebbe essere prima del 31 dicembre“. Secondo lei, “questa esenzione che ha permesso a sei milioni di francesi di acquistare pacchi di pasta, farina, burro, ecc. non può essere esteso“.