L’allenatore Sébastien Pocognoli lo era “molto contento della partita, dell’atteggiamento e dei tre punti” dopo la vittoria per 2-1 dell’Union Saint-Gilloise sul Nizza giovedì nella sesta giornata di Europa League grazie a un gol nei minuti di recupero di Franjo Ivanovic.
“Penso che sia stata una bella partita da guardare”ha spiegato Pocognoli. “Il Nizza ha fatto una bella partita e ha partecipato a questo grande incontro. Analizzando la situazione, penso che i tre punti siano meritati. Abbiamo creato abbastanza possibilità di vincere. Il Nizza avrebbe potuto segnare poco contro ogni pronostico per passare in vantaggio. Ma penso che sia meritato. Non siamo riusciti ad ottenere il successo a causa della buona prestazione del loro portiere (Marcin Bulka, ndr) e dei loro difensori, che hanno parato due volte sulla linea da un set point. Sono molto contento della partita, dell’atteggiamento e dei tre punti”.
Il gol di Ivanovic al 90esimo + 2 ha consegnato l’intero campo unionista. “Queste sono le vittorie più belle a livello di emozioni”ha confidato Pocognoli. “Queste vittorie combattute o quelle in cui bisogna mantenere il punteggio in situazioni più difficili come ad Anversa (dove l’Unione ha vinto in dieci, ndr) sono quelle che uniscono di più il gruppo”. L’Union ora ha 8 punti dopo 6 giornate ed è risalita al 17esimo posto prima delle partite della sera, con due gare ancora da giocare. Per Pocognoli “dovremo ancora cercare i punti” finire almeno tra le prime 24 che danno accesso ai play-off. “Cercheremo di ottenere il massimo contro il Braga. Normalmente, con tre punti, possiamo considerare cosa succede dopo. E perché non fare un sei su sei per andare più in alto?”
Franjo Ivanovic è stato decisivo con la doppietta, mentre attraversava un periodo più complicato. “Franjo è partito forte, ha ricevuto tanti elogi e poi ha questa parte in cui devi digerire il passaggio dal campionato croato a quello belga, a 20 anni, giocando ogni tre giorni, pur essendo una speranza internazionale”ha spiegato Pocognoli. “Credo che abbia riconsiderato anche il modo di giocare, un po’ più collettivo, perché quando cerchi fiducia, a volte forzi. Con lo staff abbiamo cercato di reindirizzarlo. Oggi fa due gol, siamo contenti, ma continueremo a spingerlo”.
Per vincere, l’Unione ha dovuto domare anche il campo dello stadio Re Baldovino. “Non è al livello dell’Europa League, questa è la realtà. Ma il motto era: lo stato del campo non è una scusa, dobbiamo adattarci. Ho detto ai giocatori che ci sarebbero stati più lanci lunghi, più secondi duelli e più contropress perché sarebbero capitati più falli tecnici. E penso che fossero ben preparati mentalmente, anche se ieri non sapevamo come allenarci. I lanci lunghi non sono nel nostro stile, ma lo hanno fatto bene”.