Un rapporto dell'Assemblea chiede un rafforzamento del Parlamento di fronte ai governi dimissionari
Il controllo del Parlamento sui governi dimissionari responsabili della gestione degli affari correnti deve essere rafforzato, sostiene un rapporto dell'Assemblea nazionale adottato mercoledì in commissione. Secondo il testo, questa è una questione di “esigenza democratica” di fronte al rischio di moltiplicazione di questi periodi di instabilità istituzionale.
Per due mesi, i deputati Stéphane Mazars (Insieme per la Repubblica, EPR) e Léa Balage El Mariky (ecologista) hanno condotto una missione conoscitiva per verificare se il governo dimesso di Gabriel Attal avesse superato alcune prerogative quest'estate. Più in generale, hanno colto l’occasione per chiarire le regole che disciplinano l’esercizio di questi governi dimissionari dopo uno scioglimento o il voto di una mozione di censura, e hanno formulato undici raccomandazioni per “rafforzare il controllo del Parlamento”. “Con un governo che si dimette senza controllo, potrebbe esserci il rischio che cada nell’arbitrarietà”ha sottolineato nel corso di una presentazione alla stampa la Sig.ra Balage El Mariky.
Secondo i relatori “dopo aver aperto il cofano”non è stato osservato”violazione manifesta o significativa della portata dell’attualità” gestito quest'estate dal governo dimesso di Gabriel Attal, la cui durata è di 67 giorni “senza precedenti nella storia della Quarta e Quinta Repubblica”. Questa durata copre il periodo che va dall'accettazione da parte di Emmanuel Macron delle dimissioni del gruppo Attal, il 16 luglio, alla formazione del suo governo da parte di Michel Barnier, il 21 settembre.
Ma le udienze sì “prendere coscienza della debolezza del controllo parlamentare in questo periodo” l’estate in cui il Parlamento non si riuniva di diritto. Ancora “questo controllo costituisce un’esigenza democratica”sostengono i due deputati, che hanno anticipato la pubblicazione del loro rapporto vista la situazione attuale, con le dimissioni del governo Barnier. Secondo i relatori, se il periodo supera poche ore – o giorni – spetta al Parlamento garantire “che gli atti compiuti” dal governo dimesso “rientrano perfettamente nell’ambito dell’attualità”e quello “Le azioni rappresentative non vanno oltre l’ambito dell’essenziale”. Chiedono quindi che le commissioni parlamentari possano dotarsi, se necessario, delle prerogative attribuite alle commissioni d'inchiesta per rafforzare il loro controllo sui ministri dimissionari.
I relatori formulano altre dieci raccomandazioni, tra cui quella di consentire l'ingresso ai parlamentari “presentazione di domande scritte” durante questo periodo, così come “tenere sessioni di interrogazioni con il governo”.