Contro Christophe Ruggia sono stati chiesti cinque anni di reclusione, di cui due. Regista di “Diables”, nel 2002, questa figura ormai decaduta del cinema indipendente è sotto processo per “violenza sessuale su un minore di 15 anni da parte di una persona autorevole”. Fatti avvenuti presumibilmente nella sua abitazione parigina dopo le riprese di “Diables”, in cui Adèle, appena dodicenne, interpretava il ruolo della protagonista.
Il regista, 59 anni, che nega tutto, aveva parlato il giorno prima di una “reinterpretazione” di gesti di “tenerezza”, o di “pura menzogna”, sullo sfondo del necessario “#Metoo” in Francia, che ha fatto arrabbiare Adèle Haenel.
Il pubblico ministero ha chiesto che la parte fissa della sentenza fosse messa direttamente sotto un braccialetto elettronico, il che significa che Christophe Ruggia non andrebbe in prigione. Richiedeva inoltre l'iscrizione nel registro degli autori di reati sessuali, il divieto di contatto con la vittima e l'obbligo di risarcirla.
L'udienza dovrà proseguire con le memorie della difesa, poi la decisione del tribunale sarà riservata.
Il regista 59enne, che nega tutto, aveva parlato il giorno prima di una “reinterpretazione” di gesti di “tenerezza”, o di “pura menzogna”, sullo sfondo del necessario “#Metoo” in Francia.
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