Mercoledì 4 dicembre a New York è stato ucciso Brian Thompsonl’amministratore delegato di UnitedHealthcareimportante azienda statunitense nel settore delle assicurazioni mediche. L’omicidio è stato compiuto la mattina, colpendo Thompson davanti all’ingresso dell’hotel Hilton Midtown, e l’uomo ha che ha sparato è scappato con una e-bike verso Central Park.
L’attacco è stato molto probabilmente premeditato e pianificato: nei bossoli dei proiettili trovati nel punto in cui Thompson è stato ucciso erano riportate le parole: “deny”, “defend” e “depose” (“negare”, “difendere” e “destituire”), probabile rifermento alla strategia usate dalle compagnie di assicurazioni per cercare in tutti i modi di non risarcire i loro clienti.
Il sito statunitense ComputerWorld evidenzia la rabbia di molti clienti nei confronti delle assicurazioni spiegando che UnitedHealthcare (UHC) sfrutta, tra le altre cose, sistemi di AI generativa per gestire i clienti, scelta che porta a un elevato tasso di negazione delle cure.
UHC sfrutta uno strumento di AI generativa denominato nH Prevedere, contro il quale è stato già puntato il dito in una causa perché, come accennato, individua i cavilli anche più minuscoli per evitare di risarcire i sinistri dei clienti.
Strategie di contestazione per negare i rimborsi anche quando sarebbero dovuti, sono molto comuni tra i gruppi assicurativi sanitari degli Stati Uniti. In una causa intentata lo scorso anno nel Minnesota si afferma che l’uso di modelli AI comporta un tasso di errore che arriva al 90%, scavalcando decisioni che spetterebbero a medici, i soli che dovrebbero confermare (o negare) il rimborso di spese per cure sanitarie.
Ovviamente l’AI usata da UnitedHealthcare fa di tutto per non attivare i rimborsi, tenendo conto anche del fatto che la maggior parte dei clienti delle assicurazioni non farà appello per le richieste respinte. Addestrata con milioni di cartelle cliniche, nH Predict analizza i dati dei pazienti, tenendo conto di età, diagnosi e malattie preesistenti per prevedere tipo e durata delle cure da offrire.
Questa AI è stata più volte criticata per le alte percentuali di errore che comporta, la cessazione anticipata di indennità per le cure dei clienti (in modo particolare persone anziane e disabili), assenza di trasparenza nelle decisioni e il peggioramento delle disuguaglianze sanitarie.
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