L’esame Montilivi, senza Rodrygo. Non ci saranno nemmeno Gonzalo e Chema. Tripla down per Ancelotti al duello corno. Il brasiliano ha un fastidio alla coscia della gamba sinistra. Al momento non sono stati effettuati test per determinare il time out, ma cade da una partita in cui la sua partecipazione era considerata capitale. A maggior ragione vista l’assenza di Vinicius, che martedì contro l’Atalanta vestirà nuovamente i pantaloncini. Terzo infortunio muscolare praticamente consecutivo per il Rayo. Prima senza il Clásico, poi in trasferta contro Leganés e Liverpool… ora salterà la partita contro il Girona. E la trasferta a Bergamo resta tutta da vedere…
Mentre per i giocatori nostrani è stata una convocazione complicata. Sia Gonzalo che Chema Andrés hanno iniziato con Raúl a Murcia. In una partita iniziata ieri alle 20.30 in una Nueva Condomina gremita (21.000 spettatori) contro uno dei grandi candidati alla promozione. Una partita dura, terminata con una sconfitta (3-1) e con entrambi sovraccarichi. L’attaccante, che ha interrotto la sua serie di sei partite consecutive da gol (è il capocannoniere della Primera RFEF con 12 gol), ha chiesto un cambio al 70′ e Hugo de Llanos ha preso il suo posto. Chema, dal canto suo, ha portato a termine l’intera partita e qualche piccolo fastidio, nulla di grave a priori, lo ha fatto scendere dall’aereo. Invece, opportunità di Dani Yáñez, che esordirà in convocazione con la Nazionale maggiore del campionato, visto che era già sulla panchina dell’Anfield.
Entra il pugnale della giovinezza
Yáñez è il pugnale di La Fábrica. A 17 anni (28 marzo 2007), ha scelto come obiettivo la Youth League. La sua coppia con Fortea sulla fascia destra sta seminando lo scompiglio in tutta Europa e, nonostante parta da laterale, è il capocannoniere della Juvenil A nel campionato miniCampioni con quattro colpi in cinque partite. L’esempio migliore, l’ultimo. Una giornata doppiamente speciale a Liverpool. Tre minuti dopo ha segnato l’unico gol della partita che ha suggellato la qualificazione della squadra bianca. Ore dopo, con la prima squadra nel tempio rosso. Un’esperienza che ora verrà moltiplicata a livello di campionato. Gaditano, Dani Yáñez ha cambiato la sua nativa Cadice per La Fábrica nel 2019. La sua straripanza, l’impudenza e il dente al piede sinistro hanno conquistato la squadra di reclutamento bianca e a Valdebebas non hanno esitato. Yáñez non lo fa neanche in campo. Non ci è voluto molto per bruciare le tappe e La scorsa stagione è stata importante per l’Arbeloanonostante l’infanzia, e nel presente, insieme a Fortea, Barroso, Diego Aguado e Valde, è una delle colonne portanti dell’allenatore.
Anche se non lo è Carletto l’unico che ha avuto lo sguardo rivolto all’estremo, perché Yáñez e ha più sfumature castigliane che giovanili. Gli infortuni che stanno subendo la squadra di Raúl hanno aperto un varco di opportunità e l’esubero di Yáñez si è insinuato spudoratamente. Ha esordito alla nona giornata con il Castilla e, da allora, ha giocato nelle otto partite successive. Ieri, senza andare oltre, è sceso in campo al 62′. Da Murcia a Girona per continuare a volare.
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