Questo progresso consiste nel riconoscimento del cinghiale come specie suscettibile di causare danni (Esod), che apre il diritto alla sua cattura al di fuori del periodo di caccia, cioè dal 1 aprile al 14 agosto. Che sia in reti o in gabbie, “sarà finalmente possibile, in tutto il dipartimento della Dordogna, intrappolare, durante questo periodo, quanto necessario”.
“Vittoria dell’Unione”
La misura è il frutto di una sperimentazione portata avanti nel corso di diversi anni e che si è allargata nel tempo a sempre più Comuni. Non era ovvio perché, tradizionalmente, la regolamentazione della popolazione dei cinghiali era una prerogativa dei cacciatori.
Ma l’esplosione del numero dei suini ha reso la situazione insostenibile. “Nel 2023 saranno macellati più di 20.000 cinghiali. Si stima che questo numero dovrebbe essere portato a 30.000 per fermare la proliferazione», indica Yannick Francès. Una formazione gratuita dedicata sarà fornita dalla Camera dell'Agricoltura e dalla Federazione dei Cacciatori. Inoltre, durante la semina di aprile e maggio – “un periodo critico” – sarà possibile sparare agli animali che devastano i campi.
Anche il colombaccio (piccione) è stato classificato come Esod. Sarà possibile scacciare questo parassita poco conosciuto ma rinomato dagli orti e dagli altri campi di girasole, in periodi e in condizioni non ancora specificati.