A priori, la partita sembra finita. Dopo aver attivato l'articolo 49.3 sul bilancio della Previdenza sociale questo lunedì 2 dicembre 2024, Michel Barnier è stato oggetto di due mozioni di censura: una del Raggruppamento Nazionale, l'altra del Nuovo Fronte Popolare. La RN ha annunciato che oltre a presentare la propria, voterà quella della sinistra, il che, meccanicamente, dovrebbe bastare a far cadere il governo Barnier, che sarà così il più breve del Ve Repubblica. Ma, in alcuni casi, il suo governo potrebbe sopravvivere alle mozioni che verranno esaminate questo mercoledì. Questi scenari sono pochi e ipotetici, ma esistono. Eccoli.
Una Marina militare finalmente convinta da una nuova concessione
Se annunciasse chiaramente attraverso la voce di Marine le Pen che voterà a favore della mozione di censura presentata dalla sinistra, il Raggruppamento Nazionale lo farebbe davvero se Michel Barnier accogliesse le sue ultime richieste, in particolare quelle sulla rivalutazione di tutte le pensioni? sull’inflazione da 1È Gennaio ? La domanda sorge spontanea.
Tuttavia, se la RN alla fine si dice convinta dell’ennesima concessione del Primo Ministro e non vota a favore della mozione PFN, non raggiungerà i 288 voti necessari per far cadere il governo (rispetto ai 289 voti in tempi normali). Il solo Nuovo Fronte Popolare ha ottenuto in realtà solo 192 voti. Anche rafforzata dai possibili voti del gruppo centrista Liot (23 deputati) e dei non iscritti (9 deputati), la sinistra non riuscirebbe quindi a far cadere il governo.
Una dissidenza (molto) importante tra i socialisti
Uno degli scenari che portano al mantenimento del governo di Michel Barnier implicherebbe significative defezioni tra i deputati del gruppo socialista. Mentre i suoi leader hanno già indicato che voteranno a favore della censura, gli osservatori hanno notato che alcuni deputati socialisti non hanno firmato la mozione della sinistra, suggerendo che una parte del gruppo è disposta a deviare dalla disciplina della banda.
Se queste possibili defezioni venissero confermate e, soprattutto, si diffondessero, il governo potrebbe restare al suo posto. Insieme, RN, Ciottisti e il resto dell'NFP hanno in realtà solo 266 voti. Avranno quindi bisogno di 22 voti aggiuntivi per far cadere il governo. Questo totale non sarebbe raggiunto se 40 dei 61 socialisti non votassero a favore della censura e se non votassero a favore neanche il gruppo Liot e i non registrati. Il numero totale di defezioni socialiste necessarie per mantenere il governo Barnier dipende anche dall’atteggiamento di questi ultimi due gruppi. Pertanto, se tutti i membri di questi due partiti votassero a favore della censura, la defezione di tutti i socialisti non sarebbe sufficiente a mantenere in carica il governo.
Troppi assenti in ogni girone
Per essere adottate, le mozioni di censura presentate lunedì dovranno riunire i voti di 288 deputati, che dovranno votare tutti di persona durante i 30 minuti durante i quali sarà aperto lo scrutinio.
Insieme, i deputati non appartenenti alla base comune (l'ex maggioranza presidenziale e i repubblicani) sono 364, ovvero a prioriben più dei 288 necessari per l'adozione di una mozione di censura. Ma se nei diversi gruppi le defezioni fossero più numerose del previsto, se i deputati Liot e non iscritti non votassero per la censura e se, per un motivo o per l’altro, i deputati non partecipassero al voto, il governo potrebbe sopravvivere, poiché meglio che poteva.
Ma, come si suol dire“con i se metteremo Parigi in bottiglia” E, aggiungerebbero i politologi, faremmo così sopravvivere il governo Barnier. Tuttavia, in questo momento, la seconda ipotesi appare poco più probabile di una miniaturizzazione della capitale francese…