Odilon Kossounou ha praticamente giocato dalla metà campo in su in fase di possesso, Raoul Bellanova a destra è sembrato andare a velocità doppia rispetto al pur discreto Angelino che nel primo tempo ha messo qualche palla buona. Ecco le pagelle dell’Atalanta in casa della Roma dopo la vittoria del secondo posto solitario dietro il Napoli.
Carnesecchi 6,5: attento sul tiro a freddo di Paredes, ottimo nella scelta di tempo uscendo a dire di no a Dovbyk.
Kossounou 8: desta impressione per come gioca su Koné praticamente sempre a centrocampo e per le palle che offre all’attacco. Forte lo era anche al Bayer Leverkusen, benché non titolare fisso, ma ora è quasi a livelli da fenomeno (38′ st Djimsiti 6,5: rientra un caviglia dopo l’Udinese e sfiora perfino il gol).
Lui 7: l’ucraino là davanti la vede giusto tre volte, anche se può apparire comodo giganteggiare davanti una linea di fuoco da idrante.
Colossesi 7: duro come una quercia, pare che qualcuno si sia lamentato di un eventuale tocco da rigore su Dovbyk. Bubbole.
Bellanova 7,5: non sempre trova la misura del cross, ma è un martello incredibile dall’assist in canna. Tagli in navata, rientri pur se Angelino talora lo fa dannare, corsa, solidità, spirito. Averlo preso è come avere una carta di credito illimitata in tasca.
Ederson 7: meglio nel primo tempo con quelle due pallonesse per Kolasinac e De Ketelaere. Ripresa più d’interdizione e contenimento con gol sbagliato.
De Roon 7,5: ha il merito di esserci più d’ogni altra considerazione. Un frangiflutti con lo stesso ritmo dal kick off al triplice fischio.
Ruggeri 6,5: non s’alza per mettere l’ucraino in fuorigioco in avvio di secondo tempo e per lui, a dispetto dei tre palloni d’oro messi in area nel primo, c’è il riposo anticipato (9′ st Quadrato 7: primo assist atalantino al culmine di un subentro gagliardo).
De Ketelaere 6: una spizzata, un accompagnamento al suo braccetto-monstre e via, tra stanchezze peregrine (18′ st Brescianini 7: entra con la voglia di spaccare il mondo e ci prova di suo dopo aver imboccato a Ederson un gol da fare).
Lookman 6: vantaggio precoce non valido, ma prova generalmente appena passabile. La panchina di Berna gli ha spezzato il ritmo (19′ st Zaniolo 7: veni, vidi, vici. Tra l’altro in mezzo a quei tatuaggi dev’esserci un S.P.Q.R).
Retegui 6: dentro la partita, ma un po’ fuori fase nelle chance capitategli in numero di tre di cui due mollicce di testa e una toltagli dalla scarpa da Hummels (9′ st Samardžić 7: una specie di Ilicic quando converge da destra facendo girare la testa a tutti. Ci va vicino, ottiene un corner, da fermo ha un laser nel sinistro).
All. Gritti 8: il piccione viaggiatore di Gasperini lo coglie prontissimo a ribaltarla coi cambi. Per essere una pressa, lo è anche lui, il secondo, l’amico, il fedelissimo vice.