Il pubblico ministero chiede 15 mesi di carcere per accoltellamento tra operai edili: “Nessuna intenzione di uccidere” (Beersel)

Il pubblico ministero chiede 15 mesi di carcere per accoltellamento tra operai edili: “Nessuna intenzione di uccidere” (Beersel)
Il pubblico ministero chiede 15 mesi di carcere per accoltellamento tra operai edili: “Nessuna intenzione di uccidere” (Beersel)
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Beersel

Lunedì la procura di Halle-Vilvoorde ha chiesto una pena detentiva di quindici mesi contro un uomo che ha accoltellato un collega operaio edile durante una discussione. Secondo la Procura si è trattato chiaramente di un tentato omicidio colposo, ma secondo la difesa l’uomo non avrebbe mai avuto intenzione di uccidere il suo avversario. Inoltre, quell’avversario sarebbe stato il primo ad entrare nello scontro fisico.

I fatti sono avvenuti nella notte tra il 4 e il 5 agosto, in una casa di Beersel dove alloggiava insieme un gruppo di operai edili. Quella sera ci fu una festa di compleanno per uno di loro, che prevedeva sia alcol che droghe. Tuttavia, per qualche motivo sconosciuto, due uomini hanno litigato tra loro e nello scontro che ne è seguito uno di loro si è scagliato contro un coltello da taglio. Il pubblico ministero ha ritenuto che si trattasse di tentato omicidio colposo e ha chiesto una pena detentiva di quindici mesi.

“Nessuna intenzione di uccidere”

“La Procura sta perdendo di vista una serie di cose”, ha detto la difesa. “L’incidente si è svolto in due fasi. Prima c’è stato uno scontro verbale sul terrazzo, dopo il quale il mio cliente si è ritirato per farsi la doccia. Quando è uscito dalla doccia con indosso l’asciugamano, la vittima lo stava aspettando con un coltello. Le sedie sono state poi lanciate avanti e indietro, dopo di che la vittima ha aggredito il mio cliente e lo ha messo in una stretta al collo. È stato allora che il mio cliente ha afferrato il coltello da taglio e si è scagliato contro di lui”.

Secondo la difesa l’uomo non aveva intenzione di uccidere il suo avversario: “Ha aiutato a fermare il sangue e lo ha accompagnato in ospedale. Si tratta di aggressioni e lesioni provocate dalla vittima. Chiediamo la sospensione della pena”.

La sentenza è il 6 gennaio.

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