“La metà degli autisti si ritroverebbe in bancarotta o rovinata”: i taxi del Var si mobilitano contro i nuovi prezzi per il trasporto sanitario

“La metà degli autisti si ritroverebbe in bancarotta o rovinata”: i taxi del Var si mobilitano contro i nuovi prezzi per il trasporto sanitario
“La metà degli autisti si ritroverebbe in bancarotta o rovinata”: i taxi del Var si mobilitano contro i nuovi prezzi per il trasporto sanitario
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Il motivo di questa scomparsa: un movimento di protesta contro i nuovi prezzi del trasporto sanitario offerti loro dal Fondo nazionale di assicurazione sanitaria.

Per Thibault Lafontaine, vicepresidente dell'Unione dei taxi del Var, “Se queste tariffe verranno applicate, i taxi vedrebbero diminuire il loro fatturato dal 30 al 40%o ancor più nelle province dove il trasporto sanitario può rappresentare fino al 100% del fatturato”.

Per i tassisti – 522 nel Var – è in gioco la sopravvivenza della professione. Il signor Lafontaine afferma: “la metà dei tassisti si ritroverebbe in bancarotta o rovinata perché la loro targa (ndr) non varrà più nulla”.

La metà dei taxi del Var

Per quanto riguarda il trasporto condiviso, “lo facciamo già, ma con il nuovo sistema che vogliono imporci, alcuni clienti trascorreranno 7-8 ore viaggiando per una visita medica di 20 minutidenuncia il rappresentante dei taxi del Var.

Questo lunedì mattina circa la metà dei taxi del Var ha risposto all'appello del proprio sindacato. 110 a ovest di Tolone, 120 a est.

E se il blocco del casello di Bandol non ha funzionato bene, chiedendo agli automobilisti di scendere per primi, i taxi valutano la possibilità di bloccare il tunnel di Tolone prima di andare a manifestare davanti ai centri di cura della zona di Tolone.

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