L’attore francese, scomparso questa domenica in seguito a una malattia, ha lasciato il segno nel cinema con importanti ruoli secondari.
Cinquant’anni di carriera cinematografica e altrettanti film: l’attore francese Niels Arestrup, morto questa domenica 1 dicembre all’età di 75 anni, lascia una ricca filmografia che lo ha reso “uno dei nostri più grandi attori”, secondo un omaggio del Ministro della Cultura Rachida Dati.
Dapprima uomo di teatro, ambiente che non ha abbandonato sin dai suoi esordi negli anni ’60, l’attore ha lasciato un segno indelebile nella 7a Arte, moltiplicando i ruoli secondari davanti alle telecamere dei migliori cineasti. Uno sguardo ai cinque suoi film più emblematici.
• Il mio cuore si è fermato dal battere, 2005
Questa prima collaborazione con Jacques Audiard ha dato nuova vita alla carriera di Niels Arestrup e ha aperto le porte a vent’anni di successi. Interpreta il padre di Romain Duris, un ex disonesto commerciante di beni immobili che ha trascinato suo figlio nei suoi affari, che sogna solo una carriera come pianista. Il film ha vinto otto premi César nel 2006, tra cui quello come miglior attore non protagonista per Niels Arestrup.
• Un profeta, 2009
Nuovo film di Jacques Audiard e nuovo box office. Quattro anni dopo Il mio cuore ha smesso di batterequesta volta l’attore interpreta il ruolo di un giovanissimo Tahar Rahim, che interpreta un delinquente che sta scontando una pena detentiva. Niels Arestrup interpreta un mafioso corso anch’egli incarcerato, che prende il giovane Malik sotto la sua protezione e lo incarica di sistemare i suoi affari, dentro e fuori dal carcere. All’età di 61 anni, l’attore ha vinto il suo secondo César come miglior attore non protagonista nel 2010.
• L’uomo che voleva vivere la sua vita, 2010
Adattato dal libro di Douglas Kennedy, questo film di Éric Lartigau segna la riunione di Niels Arestrup con Romain Duris. Quest’ultimo interpreta un uomo che, dopo aver visto crollare la sua vita perfetta – e aver commesso un omicidio -, organizza la propria scomparsa. Fugge in Montenegro e lì incontra Bartolomeo (Niels Arestrup), un ubriacone con cui fa amicizia.
• Quai d’Orsay, 2013
Niels Arestrup si distingue questa volta sotto l’oro del Ministero degli Affari Esteri interpretando un capo di gabinetto accanto al giovane Raphaël Personnaz, ingaggiato da un ministro sovraeccitato interpretato da Thierry Lhermitte. Questa commedia politica di Bertrand Tavernier farà guadagnare a Niels Arestrup il suo terzo e ultimo César, sempre nella stessa categoria.
• Arrivederci lassù, 2017
In uno dei suoi ultimi ruoli cinematografici, Niels Arestrup interpreta il padre di un ferito della Prima Guerra Mondiale (Nahuel Pérez Biscayart), che non sa che questo figlio che ha sempre rifiutato è tornato vivo dalle trincee.
Grande successo del 2017, questo film di e con Albert Dupontel è l’adattamento del romanzo omonimo di Pierre Lemaitre, vincitore del Premio Goncourt 2013.