La presidente dell'Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet, “ha preso atto” dei “rimpianti e delle scuse” del deputato moderno Nicolas Turquois, che giovedì ha rischiato di scontrarsi con gli eletti di sinistra. Ha annunciato che si incontrerà “presto” con l'ufficio dell'Assemblea nazionale per decidere su un'eventuale sanzione.
Giornata particolarmente tesa in emiciclo. La presidente dell'Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet, ha denunciato in un comunicato stampa questo venerdì 29 novembre, “il triste spettacolo offerto ai francesi”, dopo diversi incidenti tra deputati avvenuti giovedì.
La giornata del 28 novembre è stata dedicata alla nicchia parlamentare della LFI. La France insoumise aveva posto al primo posto la giornata annuale riservata ai suoi testi un disegno di legge volto ad abrogare la riforma del 2023, che ha innalzato l’età pensionabile legale da 62 a 64 anni.
Ma il testo non ha potuto essere votato, a causa delle centinaia di emendamenti presentati dalla coalizione di governo per rallentare i lavori, che necessariamente dovevano concludersi a mezzanotte, e di accesi dibattiti scanditi da molteplici mozioni d'ordine e sospensioni della sessione.
Litigio tra parlamentari
Tra gli incidenti che hanno segnato la giornata, un deputato moderno è quasi venuto alle mani con gli eletti del Nuovo Fronte Popolare. “Ho perso la pazienza”, ha ammesso a BFMTV, mentre gli ufficiali giudiziari sono dovuti intervenire giovedì sera a margine dell'acceso dibattito sull'abrogazione della riforma delle pensioni. Ha perso le staffe contro il deputato socialista Mickaël Bouloux, apparendo minaccioso.
Il deputato della LFI Antoine Léaument ha anche detto di essere stato minacciato da Nicolas Turquoismentre lui le chiedeva di uscire. All'origine della rabbia di Nicolas Turquois, “pratiche di denuncia basate su liste” probabilmente raggiungeranno quelli “vicini” e “inaccettabili”: La France insoumise ha infatti pubblicato i nomi dei macronisti e dei deputati di destra che si sono opposti all'abrogazione del pensionamento a 64 anni, praticando l'ostruzionismo con la presentazione di mille emendamenti.
Yaël Braun-Pivet “ha preso atto” dei “rimpianti e delle scuse” di Nicolas Turquois e ha annunciato che incontrerà “presto” la presidenza dell'Assemblea nazionale per un'eventuale sanzione del deputato. Il presidente dell'Assemblea “desidera ricordare che il dibattito parlamentare, che è il fondamento della nostra democrazia, ha lo scopo di risolvere i disaccordi in modo pacifico”.
“Questo dibattito può essere acceso, i disaccordi possono essere profondi, ma qualsiasi forma di violenza è ingiustificabile e intollerabile”, ha aggiunto.
Yaël Braun-Pivet ha condannato anche “i fotomontaggi, le liste che buttano i deputati in malora sui social network, le molestie esercitate su alcuni di loro e perfino sui loro cari” che sono “pratiche inaccettabili” così come “tentativi di pressione o intimidazioni.
Naïma Mouthou dice di essere “vittima di minacce”
Giovedì si è svolto anche uno scambio teso tra la vicepresidente dell'Assemblea nazionale di Horizons, Naïma Moutchou, e il deputato ribelle Manuel Bompard. In un comunicato stampa, Naïma Moutchou ha accusato la coordinatrice nazionale di La France insoumise di averla minacciata durante la sospensione della sessione. “Manuel Bompard mi ha sbattuto più volte in faccia: 'Lo pagherete, pagherete per quello che fate, siete complici sì, lo pagherete sì sì, anche elettorale'”, scrive Naïma Moutchou in il suo comunicato stampa.
Confermato Manuel Bompard “Nessuno di noi ha mai proposto di risolvere le differenze politiche se non attraverso il voto”, ha assicurato, denunciando un “approccio di vittimizzazione”.
Venerdì, Yaël Braun-Pivet dal canto suo ha deplorato “le molteplici sfide rivolte ai presidenti delle sessioni, che contribuiscono alla deriva dei dibattiti alla quale è ora di porre fine”. Il presidente dell’Assemblea nazionale “chiede la responsabilità di tutti”.