Allenato all’Olympique Lyonnais, Yassine Benzia si prepara a tornare al suo club di allenamento questo giovedì (18:45) nell’ambito della quinta giornata di Europa League. Ora giocatore dell’FK Qarabag, in Azerbaigian, il nazionale algerino (13 presenze, 4 gol) ha parlato con emozione e ambizione prima di questo particolare incontro.
Durante la conferenza stampa pre-partita, Benzia non ha nascosto la sua insofferenza: “Sono molto felice di essere qui, molto felice di giocare domani contro il Lione. Spero che sarà una bella partita. Personalmente, ovviamente, dato che vengo dal Lione, per me è una partita speciale. Ma ora, come giocatore del Qarabag, farò del mio meglio per vincere questa partita molto importante per noi. »
La storia di Benzia con l’OL risale al 2010, quando è entrato nell’Academy del club del Rodano. Promesso per un grande futuro e talvolta paragonato a Karim Benzema, ha esordito tra i professionisti il 20 maggio 2012 a soli 17 anni. Tuttavia, non è riuscito a imporsi in modo duraturo al Lione (54 partite, 6 gol) prima di partire per il Lille nel 2015.
Un viaggio atipico e una rinascita in Azerbaigian
Dopo esperienze contrastanti a Lille, Turchia, Grecia e Francia con il Digione, Benzia ha dovuto superare un grave infortunio alla mano sinistra nel 2021, che ha quasi messo fine alla sua carriera. Nel gennaio 2023 è entrato a far parte del Qarabag per rilanciare la sua carriera. Una scommessa vincente, come dice lui stesso: “Mi sento davvero realizzato ogni giorno. E in campo l’allenatore mi dà una libertà che raramente mi è stata data in carriera, e questo ripaga. Ecco perché in campo sono realizzato, sono decisivo e spero di continuare così fino alla fine sono qui.”
Vivendo a Baku con la famiglia, Benzia apprezza anche la stabilità e i valori familiari del suo club. Con il Qarabag ha partecipato a una stagione impegnativa, scandita da quasi 50-60 partite tra campionato, Coppa Nazionale ed Europei.
Una riunione e uno sguardo all’attuale OL
Per Benzia questa partita sarà anche l’occasione per ritrovare ex compagni come Alexandre Lacazette e Corentin Tolisso, ma anche per misurare l’evoluzione della sua società. Alla domanda sulle differenze tra OL di oggi e quelli del suo tempo, osserva: “C’è una grande differenza tra l’OL che conoscevo e quello di oggi”, ha detto. Sono passati più di dieci anni da quando sono stato lì. Hanno cambiato anche presidente. Hanno cambiato un po’ molte cose. Quindi c’è una grande differenza. Voglio dire, la squadra con cui giocavo era migliore prima. Ma hanno una squadra eccezionale anche oggi. »
DZfoot
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