Lui Real Madrid avuto dentro Anfieldcon ogni probabilità, la partita più complicata della prima fase di questa Lega dei Campioni. E poi è arrivato con la necessità di fare un buon risultato dopo le sconfitte subite Lille (1-0) sì Milano (1-3) per non complicare la tua classificazione. Ma la versione offerta dalla squadra di Ancelotti è stata ancora una volta quella di un gruppo molle, senza idee e discontinuo, nel quale sono stati individuati diversi giocatori e, quindi, l’allenatore.
Il primo e più ovvio era Kylian Mbappé. Tutti si aspettavano, sì, una versione crack del francese su un grande palco dove l’assenza di Vinicioinfortunato, gli avrebbe permesso di brillare più facilmente. Ma non è stato così. Al suo errore sul rigore, il più grave, ne sono seguiti tanti altri nei dribbling, nei passaggi e nei tiri che hanno fatto capire che il livello del francese può essere molto migliorato e che gran parte delle critiche che ha ricevuto negli ultimi tempi sono meritate. Almeno per il momento.
Un altro che ha avuto una brutta notte è stato Arda Guler. Eletto a capo da Carlo Ancelottiil turco sembrava aver passato una serata fantastica e ha fallito in azioni in cui la sua qualità tecnica non lo ha accompagnato. Sembra nervoso, sopraffatto e al 55′ viene sostituito da Ceballos, sprecando così un’altra buona occasione per dimostrare che può essere importante nel Real Madrid.
E, non ultimo, chi esce male ad Anfield lo è Carlo Ancelotti. L’italiano sta probabilmente vivendo la sua stagione più difficile nel Real Madrid e le critiche abbondano insieme alle difficoltà generate dall’aumento degli infortuni. Senza andare oltre, Camavinga si unisce alla lista ed è un altro ‘mal di testa’ per Carletto che ha optato per Fede Valverde sulla destra per poi inserire Lucas che va vicino a cambiare la partita provocando un rigore.
Quindi, il Real Madrid Sinistra Anfield con gol sopra le teste di alcuni dei suoi giocatori e con il punto interrogativo in cui quasi tutti tranne Courtois, che ancora una volta ha fermato tutto quello che poteva e Camavinga che, fino al suo infortunio, ha dato un’ottima versione di quello che deve essere un centrocampista completo.
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