SFR annuncia la perdita di 162.000 abbonati nel 3° trimestre 2024. Il suo fatturato continua a diminuire.
Per tornare ad essere l’operatore preferito dai francesi entro il 2028, la strada sarà ancora lunga. Dopo Orange, Bouygues Telecom e Free, tocca a SFR rivelare i suoi risultati per il 3° trimestre 2024. Sebbene abbia perso più di 1 milione di abbonati in 1 anno, l'operatore del quadrato rosso riesce a ridurre un po' l'emorragia. Tra la fine di giugno e la fine di settembre ha perso notevolmente 109.000 clienti mobili contro i 343.000 del secondo trimestre, per un totale di 19,515 milioni di pacchetti. Grazie all'acquisizione di La Poste Mobile, Bouygues Telecom si metterà nello specchietto retrovisore con i suoi 18,2 milioni di abbonati cumulativi. Nel terzo trimestre, l'operatore ha inoltre reclutato più dei suoi concorrenti, ovvero 172.000 pacchetti venduti, contro i 131.000 di Free Mobile e gli 83.000 di Orange.
Sulla rete fissa semaforo rosso anche per SFR con la perdita di 53.000 abbonati contro gli 87.000 dell'anno precedente. Allo stesso tempo, i suoi concorrenti mostrano un reclutamento positivo, Orange riesce addirittura a tornare al verde con 6.000 vendite nette dopo aver perso 100.000 abbonati in un anno. Principale motore di crescita tra gli ISP, la fibra non consente a SFR di uscire dall'acqua a livello commerciale nonostante abbia raggiunto la soglia dei 5 milioni di THD. Nel corso del 3° trimestre, la filiale Altice ha registrato 66.000 vendite nette nel segmento, comprese le migrazioni, ben lontane dalle 259.000 nuove assunzioni di Orange e dalle 159.000 e 137.000 vendite di Bouygues Telecom e Free.
In un anno SFR ha perso 1.460 milioni di abbonati fissi e mobili. Allo stesso tempo, Free, leader, ha guadagnato 926.000, davanti a Bouygues Telecom (+ 441.000). Dal punto di vista finanziario, il Nel terzo trimestre del 2024, i ricavi totali della controllata Altice sono diminuiti del 4,7% su base annua, attestandosi a 2,5 miliardi di ricavi. Se il settore fisso continua ad andare bene nonostante le successive scarse performance commercialin una crescita annua del 2,5% a 667 milioni di euro, non compensa l'attività mobile mobile, in calo del 4,4% a 902 milioni. Nello stesso periodo l'Ebitda è diminuito del 9,9% rispetto al totale le spese di investimento accumulate ammontano a 4,90 milioni di euro, generando un flusso di cassa operativo libero totale di 389 milioni di euro. La crisi quindi continua.
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