L’allenatore del Monaco, Adi Hütter, è rimasto “irritato” dalla sconfitta contro il Benfica, nella quale ritiene che la sua squadra meritasse “almeno un pareggio”, ma gli errori in difesa hanno permesso la svolta.
Parlando alla stampa francese, dopo la partita del quinto turno di Champions League, questo giovedì, nel Principato, l’allenatore monegasco dà per scontato che la sua squadra “non [defendeu] Molto bene”.
“Sono arrabbiato per il risultato perché abbiamo iniziato molto bene. Abbiamo fatto dei bellissimi primi 15 minuti, abbiamo segnato un gol fantastico e poi abbiamo commesso tanti errori. Non possiamo essere contenti di come abbiamo difeso. Dovremmo Abbiamo fatto meglio con i cross, siamo stati penalizzati in area. Meritavamo almeno il pareggio.
Con la sconfitta il Monaco scende all’ottavo posto in Champions League, con dieci punti, ancora in zona accesso diretto agli ottavi.
Analisi: “Sono arrabbiato per il risultato, perché abbiamo iniziato molto bene. Abbiamo fatto dei bellissimi primi 15 minuti, abbiamo segnato un gol fantastico e poi abbiamo commesso tanti errori. Non possiamo essere contenti di come abbiamo difeso. Abbiamo Avremmo dovuto fare meglio con i cross, siamo stati penalizzati in area. Meritavamo almeno il pareggio.
Ángel Di María capelli decisivi Benfica: “Lo avevamo ben sotto controllo, ma poi ha dimostrato di essere un giocatore fantastico. Sia che si trattasse di corse o di cross, era al suo meglio. Anche in questo caso non abbiamo difeso molto bene. Non siamo molto bravi. felice stasera.”
Nervosismo del giocatore: “Il calcio è un gioco di emozioni, ma tre gialli in due minuti sono troppi. Bisogna saper mantenere la calma e comunicare bene. Siamo responsabili di quello che abbiamo detto all’arbitro. Il resto è stata una sua decisione”.
Il Monaco è mancato di esperienza rispetto al Benfica? “Quello che fa il Benfica non ha molta importanza. Loro hanno giocatori esperti, ma noi abbiamo il nostro modo di fare le cose, tanti giovani giocatori di talento come Soungoutou [Magassa]che ha segnato il secondo gol. Questa è la strada che vogliamo seguire. Non è una scusa.”