Questa discussione segue l'annuncio scioccante di Donald Trump di aumentare i dazi doganali al 25% su tutte le merci provenienti dal Canada.
In Nord America è tempo di negoziati. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha detto martedì di aver avuto un «buono» scambio di battute con Donald Trump il giorno prima, dopo l'annuncio shock del neo-presidente americano di voler aumentare al 25% i dazi doganali sui prodotti canadesi. “Abbiamo parlato dei legami intensi e fruttuosi tra i nostri due Paesi” et “sfide su cui possiamo lavorare insieme”ha aggiunto alla stampa il capo del governo canadese. Lunedì Donald Trump ha annunciato sul suo social network che le sue prime misure economiche dopo il suo insediamento il 20 gennaio saranno l'aumento dei dazi doganali del 10% sui prodotti provenienti dalla Cina e l'introduzione di tasse del 25% su quelli provenienti dal Canada e dal Messico.
Martedì mattina una fonte governativa ha spiegato all'AFP che la conversazione tra Donald Trump e Justin Trudeau era avvenuta «produttivo e costruttivo» et “incentrato sul commercio e sulla sicurezza delle frontiere”. I due leader si sono impegnati «rimane e contatto»secondo questa stessa fonte. In questo contesto, Justin Trudeau ha anche annunciato di aver programmato di incontrare questa settimana i primi ministri delle province canadesi, molti dei quali erano allarmati dall'annuncio di Trump di lunedì. Nel Paese, dove il 75% delle esportazioni è diretto agli Stati Uniti, la notizia ha provocato un'onda d'urto. Il primo ministro del Quebec François Legault ha ritenuto che questo annuncio rappresentasse “un rischio enorme” per l’economia canadese. Il suo omologo della Columbia Britannica, David Eby, lo stima“Ottawa ha dovuto rispondere con fermezza”.