Alexis Delafontaine / Crediti fotografici: Xose Bouzas / Hans Lucas / Hans Lucas via AFP
07h59, le 26 novembre 2024modificato in
08h31, le 26 novembre 2024
La proposta di legge di La France insoumise volta a eliminare dal codice penale il reato di apologia di terrorismo permetterebbe di reinserire questo reato nel Codice di legge sulla stampa e soprattutto permetterebbe di difendere Hamas senza incorrere in vere e proprie sanzioni, il che forse aiuterebbe gli affari degli Insoumi.
Si tratta di una vera proposta di legge o di una nuova provocazione? La France insoumise ha presentato un disegno di legge volto a eliminare dal codice penale il reato di istigazione al terrorismo, che ha suscitato accese polemiche. Questa repressione, secondo loro, metterà fine allo sfruttamento politico di questo reato, ma permetterà anche di difendere Hamas nella totale impunità. Se La France insoumise vuole reprimere questo reato, è soprattutto per difendere i propri interessi personali.
Tre deputati della LFI presi di mira dalle indagini per aver sostenuto il terrorismo
Il movimento di Jean-Luc Mélenchon è regolarmente accusato di sostenere il terrorismo, in particolare per la sua compiacenza nei confronti di Hamas. Attualmente tre deputati ribelli sono addirittura indagati per aver sostenuto il terrorismo a causa dei loro commenti sul pogrom del 7 ottobre.
La presidente dei deputati della LFI Mathilde Panot è stata recentemente convocata dalla polizia per aver giustificato “l'offensiva armata lanciata da Gaza”. Proprio come la ribelle eurodeputata Rima Hassan che ha definito “legittime” le azioni di Hamas.
Il deputato di Avignone e S Raphaël Arnault rischiano di essere condannati per aver accolto con favore la resistenza palestinese contro Israele. Stesso motivo, stessa punizione per l'ex candidato alla presidenza, Philippe Poutou, molto vicino agli Insoumi. Eliminare il reato di glorificazione del terrorismo consentirebbe quindi a La France insoumise di spingersi oltre nella provocazione, senza alcuna azione legale.
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