Il Consiglio di Stato ritiene premature le richieste di C8, NRJ12 e Le Média, che desiderano cancellare la lista dei candidati preselezionati per l'assegnazione delle frequenze DTT. Tale elenco predisposto da Arcom, infatti, costituisce in questa fase solo un elenco di preselezione: non costituisce premio per i candidati ivi presenti, né rigetto definitivo per gli altri. Solo le decisioni finali di Arcom, previste per dicembre, stabiliranno definitivamente i candidati selezionati per TNT, che potranno essere impugnati davanti al Consiglio di Stato, anche in via d'urgenza.
Nel febbraio 2024 l'Autorità di regolazione per le comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom) ha lanciato un bando per il rinnovo delle autorizzazioni di quindici canali DTT con scadenza a fine febbraio 2025. Il 24 luglio Arcom ha annunciato con comunicato stampa di aveva “preselezionato come misura preparatoria” quindici domande. Le società C8, NRJ 12 e Le Média, che non figurano in questo elenco, hanno chiesto al Consiglio di Stato di annullarlo perché ritengono che abbia l'effetto di respingere le loro domande.
Il Consiglio di Stato giudica oggi inammissibili le richieste di C8, NRJ 12 e Le Média perché premature. Non è possibile ricorrere in questa fase al giudice amministrativo contro tale lista di “preselezione”, che non costituisce né premio per i candidati che vi figurano, né rigetto della loro candidatura per gli altri. Tale elenco di candidati preselezionati, prassi Arcom e non prevista dalla legge, non costituisce l'esito della procedura di assegnazione delle frequenze DTT. Arcom, infatti, può realmente respingere una domanda solo quando ha scelto definitivamente di accettarne un'altra e tale scelta definitiva potrà avvenire solo al termine della negoziazione dell'accordo che dovrà accompagnare l'autorizzazione all'emissione. Arcom potrà quindi comunque scegliere, anche dopo la pubblicazione di tale lista, di concludere le trattative avviate con uno dei candidati preselezionati ovvero di iniziarle con un altro candidato non presente, fino alla decisione finale.
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Quale risorsa resta per i candidati?
I candidati respinti al termine della procedura finale possono impugnare dinanzi al Consiglio di Stato, anche nell'ambito di una procedura d'urgenza (procedimento sommario), le autorizzazioni rilasciate nonché i rigetti delle proprie istanze.