Billetta
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Annunciando massicce purghe in tutte le parti dello Stato, l’elezione di Donald Trump simboleggia la vittoria dell’”illiberalismo” nella democrazia. Una cortina di fumo verso l’autoritarismo.
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Con l’elezione di Donald Trump – miliardario criminale abituale – e il suo elogio del virilismo, il suo disprezzo per le donne, le sue minacce ad hominem, i suoi insulti, le sue spaventose promesse, dopo la visione del film L'Apprendista, molto ben informato sulla formazione del giovane Trump da un avvocato che gli ha insegnato a mentire, a non ammettere mai di aver perso o di aver sbagliato, un uragano politico si è appena abbattuto sugli Stati Uniti e, di conseguenza, sul mondo e su ciò che restava della democrazia funzionante.
Questo uragano ha un nome: “illiberalismo”, di cui Donald Trump è diventato l’emblematica incarnazione globale e che fa ormai sognare tutti i sostenitori dell’autoritarismo nel mondo, tutti i candidati al massimo potere, anche se non è lui l’inventore dell’autoritarismo. questo concetto.
Questa vittoria dell’illiberalismo, dopo l’eliminazione di tutti coloro che avevano espresso la minima riluttanza nei suoi confronti, è il preludio ad una