Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato Linda McMahon, 76 anni, ex dirigente del wrestling professionistico, alla guida del Dipartimento dell’Istruzione. La decisione riporta l’attenzione sui legami di lunga data di Trump con Linda e suo marito, Vince McMahon. Alla fine degli anni ’80, Trump sponsorizzò la WWE WrestleMania IV e WrestleMania V, che si tennero al Trump Plaza di Atlantic City, NJ.
Uno dei suoi momenti più memorabili è avvenuto durante WrestleMania 23 nel 2007. Durante la loro “Battaglia di miliardari”, Trump ha rasato la testa di Vince McMahon dopo una faida organizzata. Questo spettacolo è stato il culmine di una rivalità inventata tra i due, che si è svolta drammaticamente il 1 aprile 2007.
La faida iniziò nel gennaio 2007 quando Trump, in puro stile showman, lasciò cadere migliaia di dollari in contanti sul pubblico durante un episodio di Raw.
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L’animosità si è accumulata fino alla “Battaglia dei miliardari” a WrestleMania 23 a Detroit. Ogni miliardario ha scelto un wrestler professionista per rappresentarlo: Trump ha scelto Bobby Lashley mentre McMahon ha sostenuto Umaga. I due uomini concordarono che il perdente si sarebbe rasato la testa sul ring.
Sebbene il lavoro pesante sul ring sia stato svolto dai lottatori, Trump e McMahon, entrambi sulla sessantina all’epoca, si impegnarono in alcune buffonate fisiche. Lashley ha assicurato la vittoria a Trump e Vince McMahon ha dovuto farsi radere i capelli dall’uomo che sarebbe poi diventato presidente degli Stati Uniti.
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La drammatica resa dei conti non è stata solo uno spettacolo di wrestling: è stato un momento che ha rafforzato la personalità dell’intrattenimento di Trump, facendogli infine guadagnare un posto nella WWE Hall of Fame.
Lo scontro Trump-McMahon è stato il momento clou della 23a edizione della stravaganza della WWE, attirando una folla da record di 80.103 fan al Ford Field, superando il record precedente di 78.129 stabilito durante il BasketBowl del college del 2003 tra Michigan State e Kentucky.