Facebook Twitter E-mail Copia collegamento
Inviare
Offri questo articolo
L'abbonamento ti consente di offrire gli articoli ai tuoi cari. E non solo: potrete consultarli e commentarli.
Abbonato
Decifrazione Minacciata di una sentenza di ineleggibilità con effetto immediato nel processo contro gli assistenti parlamentari del partito Frontista, la leader dell'estrema destra potrebbe essere costretta ad abbandonare il suo posto nella prossima corsa presidenziale. Il suo campo accusa il sistema giudiziario di volerla “uccidere”.
Per andare oltre
Pochi giorni prima del processo, Marine Le Pen aveva detto di sì “non ho più paura di finire sotto un camion” che essere “impedito dalla giustizia” candidarsi all'Eliseo. Oggi, però, è la rigorosa applicazione della legge che rischia di privarla della possibilità di candidarsi alle elezioni presidenziali. Dopo un mese e mezzo di dibattiti nel processo contro gli assistenti parlamentari del Fronte Nazionale – divenuto nel 2018 Raggruppamento Nazionale (RN) – l'accusa ha chiesto contro di lei cinque anni di carcere, di cui due anni, nonché una multa di 300.000 euro di multa. E soprattutto una pena di ineleggibilità di cinque anni, accompagnata dalla sua provvisoria esecuzione, sinonimo di effetto immediato e quindi di uscita prematura dalla strada.
Dovevate vederla, la favorita dei sondaggi e dell'opinione pubblica, in prima fila nell'aula del tribunale penale di Parigi, questo mercoledì 13 novembre. Venticinque anni di vita politica per arrivare fin qui, per farsi beccare dalla pattuglia quando una vittoria presidenziale non gli era mai sembrata così vicina. Dopo aver prestato giuramento come avvocato nel 1992, Marine Le Pen esercitava solo da pochi anni, in un periodo in cui…
La celebrazione dei Nuovi Obs il suo compleanno Iscriviti!
Le Nouvel Obs vi propone una speciale offerta di abbonamento per consultare tutti gli articoli. E non solo: potrai commentarli e proporli ai tuoi cari.
Escluso: 1€
per 3 mesi