L’umore di Vincent Langendries: è tempo di grandi decisioni

L’umore di Vincent Langendries: è tempo di grandi decisioni
L’umore di Vincent Langendries: è tempo di grandi decisioni
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In questo modo del tecnico italo-tedesco si sono via via perse le tracce, si è perso credito. E subì gli eventi. Ferite diplomatiche (e non), rinunce accettate, tutto questo ha portato alla situazione attuale. Con il benestare della federazione e di una direzione tecnica che lo avrà permesso.

Per affrontare Israele erano a disposizione 19 giocatori di cui 3 portieri… è sorprendente. Siamo pur sempre il Belgio, 6a nazione al mondo (ma per quanto ancora?). E tutto questo somigliava molto al dilettantismo.

Non sovraccarichiamo la squadra sperimentale schierata ieri. Questa squadra non poteva semplicemente agitare una bacchetta magica e regalarci un sogno. No, non diamo la colpa… ma impariamo da questi errori. Perché è tutta questa lega di nazioni che è stata mal gestita. È il tutto che avrà perso il suo appoggio. Non è troppo tardi per affrontare le sfide di domani. Ma ciò richiederà un nuovo slancio. E ci vorrà una vera transizione, senza snobbare gli anziani che devono partecipare al processo di riconquista. Carrasco, Witsel, Vanaken e perché no Batshuayi, Benteke…il trattamento dei giovani ha mostrato i suoi limiti. Insomma, la nuova gestione tecnica ha del lavoro da fare e per cui Vincenzo Mannert Il momento delle grandi decisioni è già arrivato.

Belgium

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