Buts : Cambiaso (35e) per la Nazionale // Rabiot (2e e 65e) e Vicario (33eCSC) per i Blues
San Siro ha conosciuto Andrea Pirlo, Siniša Mihajlović, David Beckham, Ronaldinho, Andriy Shevchenko e più recentemente Hakan Çalhanoğlu. Ma questa domenica, sono stati i calci piazzati di Lucas Digne a dettare legge. Di fronte al Nazionalenel tempio Giuseppe-Meazza, gli azzurri – questa sera in bianco – sono venuti a imporre le loro condizioni (1-3) grazie alla doppietta di Adrien Rabiot, e soprattutto ai tre calci della squadra dell'Aston Villa. Un primo a tirare, dopo 120 secondi di gioco, un calcio d'angolo – in uscita – verso la zucca del Duca, vincitore del duello con Alessandro Buongiorno (0-1, 2e). Un secondo per sfiorare una splendida punizione che termina sul fondo dopo un rimbalzo sulla traversa e un altro sul cranio di Guglielmo Vicario, al posto del malato Gianluigi Donnarumma. (0-2, 32e). E un terzo per piazzare un mini-corner, da sinistra, sullo stesso Rabiot, decisamente invincibile nel gioco aereo (1-3, 65e).
Tre fasi fermate, dunque, simbolo di una partita dove gli ospiti avranno fatto molte fusa in situazione di possesso palla e sciatta in transizione, con un trio Guendouzi-Koné-Rabiot a centrocampo e un altro Kolo Muani-Nkunku-Thuram davanti. Anche gli uomini di Didier Deschamps avranno sofferto (colpivano meno e avevano meno palla), ma alla fine hanno concesso poco se si mettono da parte i caotici tempi di recupero (Mike Maignan è dovuto intervenire davanti a Moise Kean, negli ultimi respiri), solo farsi bucare subito dopo dall'intervallo da Andrea Cambiaso, su bella salita del suo omologo di sinistra Federico Dimarco che aveva rubato il cuoio dai piedi di Jules Koundé (1-2, 35e). Imbarazzato dal nuovo 3-5-2 – appena introdotto dall'Italia in occasione di una partita d'andata con lo stesso punteggio, ma in direzione opposta – e dall'intensità opposta, ma sovrano e piacevole da vedere al momento di esultare Al fischio finale, la squadra francese avrà offerto una prestazione paradossale, come una partita difficile e non sempre facile da seguire.
Almeno, dopo la triste accoglienza di Israele (0-0) tre giorni prima, alcune cose sono state corrette, a cominciare dall'efficienza. Se il 2024 resterà un’annata da dimenticare, i compagni di squadra di Ibou Konaté – che esordiva con la fascia tricolore – hanno chiuso l’anno con cinque partite senza sconfitte, di cui quattro successi, e il primo posto nel girone conquistato, visto che è stata la Società delle Nazioni ad essere messa in discussione questa domenica: grigliando i padroni di casa della serata al fotofinish (per un piccolo gol), la Francia – che si era già qualificata da giovedì – si è assicurata un quarto di finale in casa a marzo ed ha evitato una grande.
Rivivi Italia-Francia (1-3)