Ospedale veterinario di Zurigo: la rivista lancia accuse

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Presunti abusi alla clinica per piccoli animali

La rivista lancia accuse contro l’ospedale veterinario di Zurigo

Animali imbrattati di feci e epidemia di germi multiresistenti: un articolo dell’«Observer» getta una cattiva luce sulla clinica universitaria per piccoli animali di Zurigo. L’ospedale veterinario lo nega.

Pubblicato oggi alle 13:29

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A breve:
  • La rivista «Observer» riporta la situazione allarmante nell’ospedale veterinario di Zurigo.
  • Sono state documentate ferite non rimarginate e cibo ammuffito.
  • Si dice che i batteri multiresistenti si siano diffusi a causa di problemi igienici.
  • L’ospedale veterinario nega le accuse e sottolinea le misure di sicurezza.

Sono immagini e descrizioni preoccupanti apparse sulla rivista “Observer”. dalla clinica universitaria per piccoli animali di Zurigo segnalato: Ci sono segnalazioni di animali feriti con alcune ferite non rimarginate che giacciono nelle loro feci, cibo ammuffito e mancanza di cure e violazioni delle norme igieniche.

Si dice che le condizioni abbiano portato a un’epidemia di germi multiresistenti. L’“osservatore” si basa su materiale video e immagini, dichiarazioni di dipendenti e documenti interni.

I germi si diffondono

Poiché le norme igieniche non sono state rispettate, si sono diffusi i cosiddetti batteri CPE. Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica questi germi multiresistenti rappresentano una “potenziale minaccia per la salute pubblica”. In determinate condizioni possono provocare nell’uomo infezioni delle vie urinarie, peritoniti o polmoniti.

Secondo il rapporto, un animale su due campionato casualmente era portatore dei germi. Quattro cani e un gatto sono rimasti infettati e uno degli animali è morto. Viene citata un’e-mail interna del direttore della clinica per piccoli animali: “La situazione è più che grave, bisogna prendere in considerazione la chiusura della clinica se non è possibile ridurre il carico di germi”.

L’ospedale per animali nega le accuse

L’ufficio stampa dell’Università di Zurigo ha scritto in un comunicato che non si è mai verificato un aumento dei casi di malattia o di decesso. La situazione viene costantemente monitorata e sono state implementate anche le operazioni di pulizia e disinfezione nonché la formazione del personale.

La clinica veterinaria respinge anche le altre accuse: non rappresentano la totalità dei processi della clinica. Sebbene gli animali con diarrea possano sporcarsi, verranno ripuliti il ​​più rapidamente possibile. Non è stato possibile evitare l’accumulo a breve termine di ciotole di cibo sporche.

La clinica veterinaria sospetta che le accuse si basino in gran parte sulle dichiarazioni di una persona che lavora nel turno di notte. Durante la notte, il personale ridotto deve concentrarsi solo sulle cure assolutamente necessarie.

L’attivista per i diritti degli animali guarda le foto

L’«Observer» ha mostrato le registrazioni anche a Julika Fitzi, membro della direzione della Protezione svizzera degli animali. Il loro verdetto: “Le condizioni che violano il benessere degli animali sono chiaramente visibili nelle registrazioni”. Gli animali soffrirebbero di grande stress se giacessero tra i loro escrementi, il che potrebbe portare anche a infezioni e avvelenamento del sangue. Nessun animale depone volontariamente nelle proprie feci, dice il veterinario.

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Sabrina Bundi è redattore presso il dipartimento di Politica ed economia di Zurigo e scrive principalmente di questioni socio-politiche della città di Zurigo. Maggiori informazioni @sabrina_bundi

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