Se i Montois hanno affrontato l'ultima giornata meglio dei loro vicini delle Landes, non saranno favoriti in questo derby in terra basca. Logico vista l'ultima opposizione tra i due club.
Il fragoroso ritorno dell'US Dax nell'ovile della Pro D2 la scorsa stagione ha rimescolato le carte per la leadership del dipartimento, che era stata assegnata allo Stade Montois per diversi anni. Perché durante l'esercizio precedente, non solo gli uomini della città termale hanno vinto due volte contro quelli della prefettura nella stagione regolare, ma soprattutto hanno ottenuto un posto tra i primi 6, ambito a cui i Gialloneri avevano preso l'abitudine frequentandolo assiduamente per diversi anni. Basti dire che dopo questi episodi gloriosi per alcuni e dolorosi per altri, le mosche hanno cambiato cavalcatura. E che spetta agli uomini del presidente Cazeaux dimostrare, nel covo di Jean-Dauger, la loro capacità di raccogliere la sfida per invertire la tendenza.
Ne sono capaci? Sulla carta, certamente, avendo tanti assi nella manica quanto l'avversario. Ma in realtà non sappiamo bene cosa pensare, visto che l'inconsistenza del rendimento sottopone i suoi tifosi ad una sorta di pioggia scozzese permanente dall'inizio di questo campionato.
Se non ricordiamo male, gli uomini di Jeff Dubois avevano costruito i loro due successi dell'anno scorso soprattutto sull'influenza del loro pacchetto d'attacco, della loro mischia e della loro efficienza sui palloni portati, anche se in questa doppia occasione non si erano mai dimenticati di andare al largo per vedere se la vita è più bella. Inoltre, almeno durante la partita di ritorno, avevano cavalcato una dinamica straordinaria che aveva dato loro ali e una fiducia in se stessi indistruttibile.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, c'è da scommettere che le ricette saranno identiche questo sabato, soprattutto perché i Montois, nei settori puri di conquista, non hanno ancora dato tutte le garanzie di serenità. Psicologicamente è una storia diversa. Spinti da una voglia feroce e dal massimo impegno, non ci sono dubbi, i Dacquois lo saranno. Per quanto riguarda la fiducia, non è più la stessa, messa alla prova da un inizio di stagione un po’ più caotico.
Una tabella di marcia impegnativa
E' questa la volta buona perché gli uomini di Patrick Milhet lavino l'affronto subito lo scorso aprile sul loro prato? Per fare ciò, dovremo spuntare molte caselle durante questo confronto. La prima, come abbiamo detto, risiederà nella capacità di resistere alla pressione degli attaccanti del Dacquois senza sbagliare per non soffrire in campo, e per farlo dimostrare nei momenti bassi una determinazione incrollabile a piegarsi senza rompersi. Si tratterà allora di saper coniugare iniziative volte a instillare dubbi nelle teste avversarie e pragmatismo per far capire il punto quando si presenteranno le opportunità. Un bel programma per una partita che, seppure a metà classifica, vale oro.
In caso di sconfitta, i Montois rimarrebbero bloccati in fondo alla classifica prima di un'andata finale che non sarà facile. Più che un derby e una questione di supremazia locale, questa partita è soprattutto un incontro molto importante per prendersi una boccata d'aria fresca e affrontare i prossimi appuntamenti con la mente più leggera.