Fin dal suo debutto, il rapper ha alle spalle una sulfurea fama. Maestro della feroce battuta finale, i suoi testi sono spesso crudi, sporchi, come in “My whore”: “Ma ehi, se insisti come una puttana ti metto solo in uc”. È anche uno dei suoi marchi di fabbrica.
È stato accusato di sessismo, in particolare dalle associazioni femministe. La polemica lo portò al licenziamento da parte della Federcalcio belga che gli aveva commissionato la composizione dell’inno dei Red Devils per i Mondiali di Russia del 2018. Ha sempre negato di essere misogino. “Quando parlo di donne, queste sono le mie storie personali, non faccio mai generalizzazioni. […] Se non conosci il mio mondo, non hai il diritto di giudicarlo.”ha confidato parigino quell’anno.
Damso: “Parlare di sesso non è sessista”
È difficile ignorare in questo contesto le molteplici collaborazioni con artiste da lui realizzate. Pensiamo a Selah Sue, Aya Nakamura e soprattutto ad Angèle, una femminista schietta con cui si ripete in J’ai menti. L’aveva anche invitata ad aprire uno dei suoi tour e l’aveva difesa dai fischi dei suoi fan quando saliva sul palco.