Ruud van Nistelrooy ha lasciato il ruolo di vice allenatore dopo l’arrivo di Rúben Amorim al Manchester United. L’olandese ha ottenuto tre vittorie e un pareggio ad interim dopo il licenziamento di Erik ten Hag, ma non farà parte della nuova era dell’Old Trafford.
Van Nistelrooy, ex attaccante dello United, è tornato al club in estate per lavorare con il Ten Hag, dopo aver lasciato l’Old Trafford 18 anni fa. Aveva suggerito la volontà di rimanere sotto Amorim e di portare a termine i 18 mesi del suo accordo. Lo United ha confermato anche l’uscita dei suoi colleghi allenatori René Hake, Jelle ten Rouwelaar e Pieter Morel.
Lo United ha dichiarato: “Ruud è, e sarà sempre, una leggenda del Manchester United. Siamo grati per il suo contributo e per il modo in cui ha affrontato il suo ruolo durante il suo tempo con il club. Sarà sempre il benvenuto all’Old Trafford”.
Amorim ha i suoi allenatori di fiducia dello Sporting e, anche se il suo staff deve ancora essere confermato, si prevede che sarà affiancato da Emanuel Ferro, Adélio Cândido e Carlos Fernandes, dall’allenatore dei portieri Jorge Vital e dallo scienziato sportivo Paulo Barreira.
Amorim è arrivato in Inghilterra lunedì pomeriggio e ha subito visitato il campo di allenamento del club, ma è in attesa del visto che gli permetterà di iniziare a lavorare.
Amorim è stato accolto dall’amministratore delegato dello United, Omar Berrada, dal direttore sportivo, Dan Ashworth, e dal direttore tecnico, Jason Wilcox. Sebbene non sia autorizzato a seguire corsi di formazione, ad Amorim è consentito frequentare le strutture del club e tenere riunioni. Lo United si aspetta che il processo per ottenere un visto sia rapido ora che Amorim è nel paese e le pratiche burocratiche sono in corso e che sarà in grado di allenarsi una volta che la maggior parte della squadra tornerà dalla rappresentanza del proprio paese.
Il compito più difficile di Amorim sarà far sì che lo United comprenda e si adatti alla sua tattica, secondo il difensore Matthijs de Ligt. Si prevede che Amorim implementerà il suo 3-4-3 preferito, un cambiamento considerevole rispetto al 4-2-3-1 utilizzato da Ten Hag e Van Nistelrooy.
“Penso che una difesa a tre o una difesa a quattro sia in generale la stessa cosa: l’unica cosa importante è come è organizzata la squadra”, ha detto De Ligt. “Si può giocare nella difesa a tre ma se non tutto è compatto e ognuno fa il proprio lavoro allora sarà davvero difficile, lo stesso nella difesa a quattro. Questa sarà la sfida più grande per gli allenatori, portare tutti sulla stessa lunghezza d’onda e sulla stessa lunghezza d’onda per migliorare come squadra e migliorare come giocatori”.