Tutti utili e nessuno è indispensabile. Come scrive la Gazzetta dello Sport questo è il motto che Fonseca sta seguendo da quando siede sulla panchina del Milanoquesto è certo. Se ha pagato dividendi? Difficile esprimersi al momento.
Le montagne russe degli ultimi 2 anni sono sempre presenti nella stagione del Milan, che dopo una vittoria storica come quella di Madridlo farà Cagliari e vede la sua difesa aprirsi paurosamente e far segnare ben 5 gol ai rossoblu, sebbene due (forse tre) fossero in fuorigioco, da una squadra che – per altro – fino al giorno prima ne aveva segnato 9 in 11 partite.
Nonostante tutto però, ci sono diversi punti di vista positivi su cui poter concentrare le proprie impressioni. Lo scorso anno l’infermeria rossonera a questo punto della stagione era sovraccarica di lavoro, e Pioli faceva fatica a trovare degli adeguamenti validi ai titolari. Quest’anno invece, forse per prevenire gli infortuni o forse solamente per tenere costantemente alta la concentrazione di tutti, i minutaggi anche dei meno impiegati sono abbastanza alti.
Chiaramente ci sono gli uomini di fiducia che distaccano tutti gli altri, ma la sorpresa è che tra i primi 5 non figura Leaoche comunque è sesto a soli 9 minuti in meno giocati rispetto al quinto. In prima posizione c’è Pulisico (1.168′), dopodiché vengono Respirare (1.139′), Reijnders (1.094′), Teo (1.026′) ed Emerson Reale (976).
Poi giocatori come Mosé, Terracciano, Abramo, Chukwueze e Okafor risultano più che impattanti, superando ampiamente i 300 minuti di gioco per ognuno. Riguardo la difesa, sono tutti più o meno sulla stessa barca, eccetto Gabbia che è in fase di recupero da un infortunio muscolare. Thiaw (547′), Pavlović (722′) e Tomori (905′), come dimostrato anche contro il Cagliari, non hanno ancora trovato la loro via.
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