Giustizia sequestrata dopo cartellini e manifestazioni contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet

Giustizia sequestrata dopo cartellini e manifestazioni contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet
Giustizia sequestrata dopo cartellini e manifestazioni contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet
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“Yaël vattene da lì”, “perpetratori di genocidi fuori dalle nostre università”, “Gaza libera” o “Palestina libera”: diversi messaggi a grandi lettere erano stati affissi vicino all’Università Lyon-3. Il ministro dell'Istruzione superiore Patrick Hetzel ha annunciato sabato che intraprenderà un'azione legale dopo le iscrizioni effettuate il giorno prima contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet all'università.

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La presidente dell'Assemblea nazionale è stata presa di mira venerdì da tag e slogan ostili da parte di attivisti filo-palestinesi contrari al suo arrivo all'Università Lyon-3. Circa 200 manifestanti hanno continuato sulla stessa linea nel pomeriggio, prima dell'arrivo del deputato macronista, scandendo “Israele criminale, Yaël complice” oppure “Yaël, vattene da lì, Lione 3 non sei tu”.

“Deriva fascista” denuncia Retailleau

Il ministro dell'Interno Bruno Retailleau, dal canto suo, ha denunciato su X una “deriva fascista degli attivisti che sfruttano la tragedia vissuta dai palestinesi”. Patrick Hetzel venerdì ha condannato fermamente “gli insulti antisemiti pronunciati contro Yaël Braun-Pivet e le azioni inaccettabili di gruppi di studenti avvenute a Lyon-3”.

Yaël Braun-Pivet, che non ha incontrato i manifestanti, ha parlato per poco più di un'ora con circa 200 studenti.


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